Arte Naif: significato, tecnica e pittori famosi

Ultima modifica 21/02/2021

Arte Naif, di che si tratta? Spesso si sente usare il termine naïf, a volte come dispregiativo, altre volte con toni più dolci, ma sempre per indicare qualcosa di semplice, di ingenuo, di rozzo.

Arte Naif: il significato

Il termine naïf deriva dal francese, lingua nella quale significa ingenuo. Se parliamo di arte naif ci riferiamo ad un certo tipo di produzione artistica, sostanzialmente priva di legami con la realtà culturale (e accademica) della società in cui viene prodotta. In genere l’arte naif è realizzata da autodidatti, insomma da artisti dilettanti.

Con il termine naìf ci si riferisce spesso all’arte popolare, in ogni caso a quella che non è frutto di studi accademici o artistici che potremo definire classici.

Arte Naif: tecnica utilizzata

Quali sono le tecniche usate dagli artisti naif? Trattandosi di artisti che non hanno seguito un percorso formativo codificato, come è facile intuire, usano varie tecniche e spesso sperimentano e ne accostano più d’una.

Quando si parla di arte naif in genere ci si riferisce in particolare alla pittura, che può essere effettuata su vari supporti, come muri, tele, tavole, cartone, ecc. Una delle tecniche più usate è la pittura ad olio, comune è anche l’uso della pittura a tempera.

Nino Zagni campagna
Nino Zagni, in campagna

Pittura Naif

La pittura naif è una spontanea espressione di pittori, in genere autodidatti, si tratta di un’arte non colta, praticata da artisti popolari: pittori che dipingono per sé stessi, per il loro bisogno di esprimersi. Elementi tipici di quest’arte sono la mancanza di regole stilistiche e pittoriche, un approccio spesso infantile, una rappresentazione piuttosto favolistica ed irreale della realtà. Tipica dello stile è in genere una rappresentazione piena di dettagli e di elementi decorativi, che si rivela invece carente ad esempio sul fronte anatomico o prospettico. I pittori naif non seguono le regole, anche perché spesso non le conoscono, questo non significa però che i loro lavori non possano risultare interessanti ed esteticamente anche molto gradevoli.

I primitivi moderni

L’arte naïf non è un movimento codificato, con un suo manifesto, è nata spontaneamente, al di fuori dell’arte ufficiale. Non costituisce una scuola o una precisa tendenza, deriva piuttosto dall’impulso creativo che muove singoli individui e li spinge a raffigurare la realtà in maniera molto spontanea, ignorando quindi le regole della rappresentazione e gli stili del presente o del passato.

Nonostante queste premesse possano far pensare il contrario, in molti casi i risultati ottenuti dai pittori naif sono di notevole valore estetico e a volte vicini a quelli degli artisti ufficiali. La spontaneità e l’istintività, se in presenza di talento o semplicemente di qualcosa da dire, possono produrre pezzi di indubbio interesse. Verso la fine dell’Ottocento, molti pittori tradizionali iniziano a dipingere seguendo più il sentimento che le regole accademiche. Già nel romanticismo si era avviata una rivalutazione molto importante dell’arte primitiva, ma è soprattutto con il mito dell’evasione dalla società e le sue regole e con la fuga dalla civiltà di artisti come Paul Gauguin che si ha una vera e propria esaltazione dell’arte primitiva, che ha senza dubbio contribuito molto alla diffusione di quella naif. Nel tempo anche i critici hanno iniziato a studiare con interesse e curiosità il fenomeno e i pittori naïf sono stati presto visti come dei primitivi moderni.

Rousseau il Doganiere

Henri Rousseau, noto anche come Rousseau il doganiere, visto che questo e non l’artista era il suo lavoro, è un pittore difficilmente etichettabile, ma che spesso viene preso a riferimento (o quantomeno tirato in ballo) se si parla di arte naif.

Henri Rousseau. La Guerra La cavalcata della Discordia
Henri Rousseau. La Guerra – La cavalcata della Discordia

Nato in una modesta famiglia originaria del Comune francese di Laval, imparò da solo a dipingere e fu presto etichettato dai suoi contemporanei come un “pittore della domenica”.

Impiegato alla dogana di Parigi, inizio a dipingere piuttosto tardi, quando aveva già quarant’anni. Privo di qualsiasi tipo di formazione accademica, frequentava però artisti dell’epoca, come Jean-Léon Gérôme e Gad Frederick Clément, dai quali senza dubbio prende degli spunti creativi.

Rousseau segue unicamente le sue regole estetiche ed espressive e la sua pittura ha un forte impatto visivo ed emozionale. Il suo linguaggio è molto originale e riconoscibile e viene impreziosito da accenti onirici. Nel tempo diventa consapevole della sua originalità e crescente qualità, ma si sforza di conservare un’ingenuità quantomeno apparente. A colpire non a caso nelle sue opere è anche la coerenza dello stile.

Arte Naif Henri Rousseau
Henri Rousseau. Il sogno, (1910) Museum of Modern Art di New York

La sua storia personale e artistica lo rendono uno degli autori più interessanti dell’intera storia dell’arte, a cavallo tra due secoli: è infatti figlio del XIX secolo, ma è anche un protagonista del XX e il dibattito su questo punto è più che mai aperto.

La sua pittura ha un carattere atemporale, si svincola dalle regole anatomiche o prospettiche e si serve di un linguaggio pittorico sostanzialmente realista per trascrivere su tela delle immagini mentali, ricostruite e rielaborate con una sintassi nuova.

L’ opera di Rousseau è stata ammirata e studiata da artisti del calibro di Picasso, Delaunay, Léger e Kandinsky, niente male per un autodidatta che oggi come allora non è sbagliato definire naif.

Dipinti famosi dell’ Arte Naif

Come abbiamo visto gli artisti naif non sono dei professionisti, ma questo non significa che alcuni di loro non siano riusciti nel corso del tempo a raggiungere una incredibile visibilità e popolarità. Se parliamo di dipinti famosi di arte naif, senza dubbio non possiamo non tornare a parlare del citato Rousseau il doganiere, ecco alcune delle sue opere più belle.

henri rousseau incantatrice di serpenti
Henri Rousseau, L’incantatrice di serpenti, (1907) Musée d’Orsay di Parigi
henri rousseau il calesse
Henri Rousseau, Il calesse di papà Junier, (1908) Musée de l’Orangerie di Parigi

Arte Naif italiana

Il principale pittore naif italiano è stato senza dubbio Antonio Ligabue che ha portato sulla tela una natura selvaggia e spesso violenta. Alcuni lo definiscono il Van Gogh italiano e senza dubbio lo accomunano al grande genio olandese una vita decisamente non facile e un viscerale amore per l’arte.

Arte Naif Antonio Ligabue
Antonio Ligabue, Diligenza con paesaggio e villa di Casanova Rambelli, olio su tavola di faesite

Dai paesaggi naturali, spesso di semplice vita agreste della bassa padana, agli animali domestici o più selvaggi, che Ligabue prima studiava sulle pagine dei libri e poi dipingeva con grande intensità, identificandosi con loro fino al punto da assumerne di volta in volta degli atteggiamenti, fino ai suoi celebri e numerosi autoritratti. Le opere di Ligabue restituiscono un immaginario sofferente e intenso, per lui come per altri grandi artisti del passato l’arte era in primis una valvola di sfogo.

Pittori e artisti arte naif Italia

Elena Guastalla con una ricca e colorata fauna che popola rigogliosi giardini è senza dubbio tra gli artisti naif italiani più conosciuti ed apprezzati. Per chi ama i gatti i suoi quadri possono senza dubbio essere considerati apprezzabili.

Arte Naif Elena Guastalla
Elena Guastalla, La mamma protettiva – Olio su tela

Brenno Benatti è stato insignito della Medaglia d’oro del Presidente della Repubblica nel 1985. Le sue opere raccontano storie incredibili e aprono una finestra sul suo mondo interiore. Tra gli artisti naif è probabilmente quello che in vita ha ricevuto maggiori riconoscimenti.

Francesco Maiolo è un pittore autodidatta che inizia la sua attività da giovanissimo concentrandosi per buona parte della vita sul paesaggio.

Nata in germania, l’italo-tedesca Claudia Vecchiarelli è tra i pittori naif più noti nel nostro paese e il suo soggetto più comune sono colorati paesaggi italiani, ricchi di prati fioriti e lussureggianti colline.

Claudia Vecchiarelli Campo fiorito a primavera
Claudia Vecchiarelli, Campo fiorito a primavera

Arte naif per bambini

Spesso l’arte naif è piuttosto infantile o quantomeno ingenua, almeno agli occhi degli adulti, ma i bambini come la vedono e come la considerano? In generale la apprezzano e la percepiscono come vicina al proprio modo di esprimersi usano il disegno e la pittura, in modo istintivo.

Proporre ai bambini la riproduzione di opere di artisti naif può pertanto essere un esercizio al contempo sia creativo che divertente, un buon modo per avvicinarli all’arte e per tenerli impegnati con un’attività manuale stimolante. Online si possono trovare disegni da colorare e tanti consigli e spunti sull’arte naif per bambini.

Lorenzo Renzulli

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1 Comment
  • Andrea Zoppi
    Ottobre 30, 2021

    Salve,

    vorrei segnalarvi il sito di mio padre Giuliano Zoppi se voleste aggiungerlo nell’ articolo “Arte Naif: significato, tecnica e pittori famosi”, era uno stimato e molto conosciuto pittore Naif in Italia ed Europa. Un cordiale saluto. Andrea Zoppi

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