Caravaggio: opere famose in Italia e nel mondo

Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, nacque in Lombardia il 29 settembre 1571 da un architetto che lavorava al servizio del marchese Francesco Sforza. Il pittore apparteneva quindi ad una famiglia stimata e piuttosto agiata, ma questo non gli assicurò un’esistenza facile, complice il suo stile di vita,  le sue scelte anticonformiste e certo non ultimo il suo brutto carattere. Le amicizie potenti che riuscì a farsi grazie al suo talento non poterono salvarlo da una fine prematura.

Breve biografia di Caravaggio

Ritratto di Caravaggio di Ottavio Leoni, 1621 ca.
Ritratto di Caravaggio di Ottavio Leoni, 1621 ca.

Figlio di Fermo Merisi e Lucia Aratori, Caravaggio nasce a Milano il 29 settembre 1571 come testimoniato dei registri di nascita e dal suo atto di battesimo, che è avvenuto il giorno seguente, 30 settembre, nella basilica di Santo Stefano in Brolo, l’attuale Santo Stefano Maggiore. Caravaggio ha una vita particolarmente tormentata ed incarna la figura del genio “maledetto”.

Caravaggio manifesta molto giovane il suo interesse e la sua propensione per l’arte, tanto che a 13 anni, nel 1584 entra a bottega da Simone Peterzano che lo introduce al realismo lombardo. In seguito Caravaggio conobbe le opere di artisti come Lorenzo Lotto e di vari pittori cremonesi e ne fu senza dubbio influenzato.

A 17 anni, nel 1588 il suo apprendistato poté dirsi concluso. Nel 1593, pochi anni dopo la morte della madre, si trasferì a Roma, iniziando a frequentare vari artisti e botteghe della capitale.

Sostenuto dall’amico Prospero Orsi ben presto decise di mettersi in proprio e iniziò a dipingere sopratutto scene fortemente influenzate dalla vita quotidiana, come capitava nella tradizione nordica, ma anche nella pittura padana dell’epoca. Il Cardinale Francesco Maria del Monte, ambasciatore a Roma per il Granduca di Toscana, notò queste sue opere e ne rimase estremamente colpito, tanto da ospitare l’artista per 5 anni presso Palazzo Madama, dal 1595 al 1600 circa. Anni in cui realizzò opere come il suo celebre canestro di frutta, il Bacco, Ragazzo morso da un ramarro e altre.

In quel periodo le più importanti e facoltose famiglie romane diventano suoi committenti e a Caravaggio arrivano anche le prime commissioni pubbliche, come quella per la chiesa di San Luigi dei Francesi, dove realizzerà, per la Cappella Cantarelli due dei suoi capolavori: la Vocazione di San Matteo e il Martirio di San Matteo. Le opere, in particolari quelle pubbliche, di Caravaggio iniziarono ben presto ad avere un grande successo e la sua fama crebbe molto. La sua sarebbe potuta essere una bella vita, caratterizzata da una carriera di successo, ma la storia aveva altro in serbo per lui che non a caso è ancora oggi considerato una sorta di artista maledetto.

Dal 1600 la vita di Caravaggio diventa sempre più turbolenta, ha avuto vari problemi con la giustizia e nel 1605 ferì Mariano Pasqualone, funzionario legale dello stato pontificio. In quel periodo anche alcune sue opere iniziarono ad essere criticate per un eccessivo realismo, che in alcuni casi, come per i soggetti religiosi, non sempre era apprezzato.

Durante l’ennesima rissa, nel 1606 uccise Ranuccio Tommasoni e ferito fu costretto a lasciare Roma. Si recò a Malta, poi in Sicilia e in fine a Napoli, città che lascerà nel 1610. Pare volesse tornare a Roma, ma morì ad appena 38 anni prima di riuscirci, probabilmente per malaria.

Lo stile di Caravaggio

La parabola artistica, oltre che umana di Caravaggio, è molto particolare e senza dubbio interessante, molto conosciuto e da tanti apprezzato ai suoi tempi fu per secoli sostanzialmente dimenticato sino ad essere riscoperto solo nel secondo dopoguerra del XX secolo e rivalutato insieme alla corrente pittorica dei caravaggeschi, artisti che proprio a lui si ispirarono per le loro opere.

Nella sua evoluzione stilistica, le tinte chiare delle prime opere giovanili lasciano ben presto il posto ai forti contrasti, con ombre e luci che accentuano fortemente la rappresentazione di una realtà spesso brutale, ma sicuramente di grande impatto e personalità. A partire dagli ultimi anni del Cinquecento Caravaggio abbandona la pittura a tema allegorico e si cimenta sempre più spesso con soggetti religiosi nei quali le figure vengono evidenziate con zone d’ombra molto scure ed effetti di luce sorprendenti.

Caravaggio opere
Caravaggio opere

Caravaggio dipingeva senza disegni preparatori, con pennellate veloci e ampi sfondi scuri, abolendo quasi del tutto i paesaggi e concentrandosi sulle figure umane e pochi elementi funzionali alla composizione.

L’arte di Caravaggio è di forte impatto e realismo, riesce in modo nuovo a trasferire sulla tela la vita vissuta, dipinge dal vero utilizzando dei modelli che posano separatamente e crea poi la sua composizione, come una scena teatrale della quale progetta con massima cura le luci.

Prende i suoi modelli dalla strada, scegliendoli tra persone umili, come prostitute, vecchi, giovani garzoni. Questo gli creò qualche problema, non tutti i committenti erano pronti a vedere e accettare una Vergine Maria che ricordava una ragazza di strada.

Cosa rappresentano le opere di Caravaggio?

Molte delle opere più note di Caravaggio hanno come soggetto scene religiose del vecchio o del nuovo testamento. La cosa è tutt’altro che insolita per l’epoca e in particolare per i dipinti che gli sono stati commissionati per la decorazione di chiese.

Quello che rende i santi e le altre figure dipinte da Caravaggio uniche nel loro genere, in particolare per l’epoca in cui sono state realizzate è il forte realismo. Mani arrossate dal duro lavoro quotidiano, gambe e piedi gonfi, volti contratti dal dolore e la luce che illumina e accentua tutta questa massiccia dose di realtà alla quale non sempre l’osservatore seicentesco era pronto.

Quante sono le opere di Caravaggio?

Quante sono le opere di Caravaggio? Questo artista è oggi uno dei più noti e apprezzati, pochi sono arrivati a questi livelli e in genere possono bastare poche opere per passare alla storia. Nel caso di Caravaggio possiamo dire che l’artista, nonostante non sia vissuto a lungo, è stato piuttosto prolifico e oggi si contano oltre 100 opere attribuite senza dubbi a lui. Ci sono poi altre opere di attribuzione più dubbia e ogni tanto spunta fuori qualche dipinto in cui alcuni vedono (o vogliono vedere) lo stile del maestro. Dare un numero di opere preciso pertanto non è possibile.

Quali sono le opere d’arte più famose di Caravaggio in Italia e nel mondo?

Ecco una breve lista delle opere più note di Caravaggio, senza nessuna pretesa di completezza.

Ragazzo che monda un frutto
Ragazzo che monda un frutto

Ragazzo che monda un frutto, olio su tela (75,5×64,4cm) del 1592 circa. Secondo alcuni è la prima opera nota di Caravaggio, oggi perduta e conosciuta fino ai giorni nostri solo attraverso delle copie.

Bacchino malato
Bacchino malato

Bacchino malato, opera molto famosa, si tratta di un olio su tela (67×53cm) del 1593, oggi conservata a Roma a Galleria Borghese.

Fanciullo con canestro di frutta
Fanciullo con canestro di frutta

Fanciullo con canestro di frutta, una delle opere più riconoscibili e iconiche del maestro, si tratta di un olio su tela (70x67cm) databile tra il 1593 e il 1595 oggi a Roma, alla Galleria Borghese.

Buona ventura, ne esistono più versioni, la prima è databile tra il 1593 e il 1595, è un olio su tela di 115x15cm conservato alla Pinacoteca Capitolina.

I bari
I bari

I bari, olio su tela del 1594, di 94x131cm oggi ne esiste una versione conservata al Kimbell Art Museum nell’area metropolitana di Dallas, Texas (USA) e un’altra al Ashmolean Museum di Oxford (UK).

Maddalena penitente, olio su tela del 1594, di 122,5×98,5cm conservata alla Galleria Doria Pamphilj di Roma.

San Francesco d'Assisi in estasi
San Francesco d’Assisi in estasi

San Francesco d’Assisi in estasi, 1594-1595, Olio su tela, 92,5×128,4cm, oggi al Wadsworth Atheneum di Hartford nel Connecticut (USA).

musici
I musici

I musici, olio su tela del 1597 (87,9×115,9cm) oggi al Metropolitan Museum of Art di New York (USA).

Ragazzo morso da un ramarro
Ragazzo morso da un ramarro

Ragazzo morso da un ramarro, olio su tela del 1595 (65,8×52,3cm) la prima e più celebre versione dell’opera è conservata alla Fondazione Roberto Longhi di Firenze. Si tratta di una delle opere più celebri e riprodotte di Caravaggio.

Suonatore di liuto
Suonatore di liuto

Suonatore di liuto, olio su tela del 1595-96 (100×126,5cm) di cui esistono più versioni, una conservata all’Ermitage di San Pietroburgo (RU) e un’altra al Metropolitan Museum of Art di New York (USA).

Riposo durante la fuga in Egitto
Riposo durante la fuga in Egitto

Riposo durante la fuga in Egitto, olio su tela del 1595 circa (133,5×166,5cm) visibile alla Galleria Doria Pamphilj di Roma.

Canestra di frutta, olio su tela del 1596 (46×64,5cm) conservato alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano. Si tratta non solo di una delle opere più note di Caravaggio, ma di una delle nature morte più famose al mondo.

Caravaggio Opere: Bacco
Bacco

Bacco, olio su tela del 1596 (95x85cm) oggi alla Galleria degli Uffizi di Firenze, in quest’opera Caravaggio rappresenta se stesso da giovane.

Medusa
Medusa

Medusa, olio su tela montato su tavola rotonda di 60x55cm, datato al 1597, oggi alla Galleria degli Uffizi di Firenze. Un’opera straordinaria, dalla grande intensità, che non a caso è uno dei lavori più celebri del maestro.

Giove, Nettuno e Plutone
Giove, Nettuno e Plutone

Giove, Nettuno e Plutone, olio su muro (300×180cm) a Villa Ludovisi (Roma).

Davide e Golia
Davide e Golia

Davide e Golia, olio su tela del 1597 (116x91cm) al Museo del Prado (Madrid).

Sacrificio di Isacco
Sacrificio di Isacco

Sacrificio di Isacco, olio su tela del 1602 (104×135cm) alla Galleria degli Uffizi (Firenze).

Marta e Maria Maddalena, olio su tela del 1598 circa (100×134cm), oggi conservato all’Institute of Arts di Detroit (USA).

Narciso
Narciso

Narciso, olio su tela del 1598 circa (112×92cm), oggi alla Galleria nazionale d’arte antica di Palazzo Barberini. Opera la cui attribuzione è dubbia, non tutti gli storici la considerano di Caravaggio, per alcuni è attribuibile a Giovanni Antonio Galli detto lo Spadarino.

Vocazione di san Matteo, olio su tela del 1600 circa (322×340cm) ammirabile alla Chiesa di San Luigi dei francesi di Roma. Un’opera in cui la luce e le ombre sono indubbie protagoniste, come nella migliore produzione caravaggesca.

Martirio di San Matteo, olio su tela del 1600 circa (323x343cm) alla Chiesa di San Luigi dei francesi (Roma).

Natività con i Santi Lorenzo e Francesco d’Assisi, olio su tela del 1600 (268x197cm) all’Oratorio di San Lorenzo di Palermo. L’opera è stata rubata nel 1969 e secondo gli investigatori dell’antimafia, smembrata e portata all’estero, andando probabilmente ad arricchire una o più collezioni private.

Conversione di San Paolo
Conversione di San Paolo

Conversione di San Paolo, olio su tavola, datato al 1601 (237x189cm) nella collezione privata di Odescalchi (Roma).

Crocefissione di San Pietro
Crocefissione di San Pietro

Crocefissione di San Pietro, straordinario olio su tela del 1601 circa (230x175cm) ammirabile nella Basilica di Santa Maria del Popolo a Roma. Altro capolavoro del genio, tra le sue opere più note e giustamente apprezzate.

Conversione di San Paolo
Conversione di San Paolo

Conversione di San Paolo, celebre olio su tela del 1600-601 (230x175cm) ammirabile nella Basilica di Santa Maria del Popolo a Roma.

Caravaggio opere: Incredulità di San Tommaso
Incredulità di San Tommaso

Incredulità di San Tommaso (1600-1601) olio su tela (107×146cm) Sanssouci (Germania).          

Cena in Emmaus (1601) olio su tela (139×195cm) National Gallery di Londra (UK).          

Caravaggio opere Giuditta e Oloferne
Giuditta e Oloferne

Giuditta e Oloferne (1602) olio su tela (145x195cm) Galleria nazionale d’arte antica di Palazzo Barberini (Roma).

San Matteo e l’angelo (1602) olio su tela (295x195cm) Chiesa di San Luigi dei francesi (Roma).

San Giovanni Battista, olio su tela del 1602 (129x94cm) una versione alla Pinacoteca Capitolina e una alla Galleria Doria Pamphilj (Roma).

Cattura di Cristo, olio su tela del 1602 (133x169cm) oggi alla National Gallery of Ireland di Dublino.

Amor Vincit Omnia, olio su tela dipinto da Caravaggio tra il 1602 e il 1603 (156x113cm) Gemäldegalerie (Berlino).

Incoronazione di spine, olio su tela del 1602-1603 (125x178cm) Galleria di palazzo degli Alberti (Prato).

Sacrificio di Isacco, olio su tela del 1603 (116x173cm) oggi conservato alla Barbara Piasecka-Johnson Collection di Princeton (USA). Si tratta della seconda versione del medesimo soggetto, diversa sia per dimensione che per la composizione.

Deposizione di Cristo, olio su tela di 300x203cm dipinto tra il 1602 e il 1604. Oggi alla Pinacoteca Vaticana.

Caravaggio opere Morte della Vergine
Morte della Vergine

Morte della Vergine, olio su tela del 1604 (369x245cm) oggi ammirabile al Museo del Louvre a Parigi.

San Francesco in preghiera, olio su tela del 1605 (128x97cm) oggi alla Galleria nazionale d’arte antica di Palazzo Barberini (Roma).

Ecce Homo, olio su tela del 1605 circa (128x103cm) oggi ammirabile alla Galleria di Palazzo Bianco (Genova).

San Girolamo in meditazione, olio su tela del 1605 circa (118x81cm) conservato nel monastero di Santa Maria de Montserrat.

Caravaggio opere San Girolamo scrivente
San Girolamo scrivente

San Girolamo scrivente, medesimo santo, medesima iconografia, ma composizione diversa. Anche in questo caso un olio su tela del 1605 circa (112x157cm) visibile presso la Galleria Borghese di Roma.

Madonna col Bambino e Sant’Anna, olio su tela del 1605 (292x211cm) a Galleria Borghese (Roma).

Madonna dei Pellegrini, detta anche Madonna di Loreto, olio su tela del 1605 circa (260x150cm) visibile nella Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio a Roma.

Cristo sul monte degli Ulivi, olio su tela del 1605 circa (154x222cm) era conservato a Berlino, ma purtroppo andò del tutto distrutto in un incendio nel 1945.

Sacra famiglia con San Giovanni Battista, olio su tela del 1606 (116x94cm) oggi in una collezione privata.

San Francesco in preghiera, olio su tela del 1605-1606 (130x90cm) conservato presso il Museo civico Ala Ponzone di Cremona.

Cena in Emmaus, olio su tela del 1606 (141x175cm) alla Pinacoteca di Brera (Milano).

Maria Maddalena in estasi, olio su tela del 1606 (106x91cm) oggi conservato a Roma, in una collezione privata.

Sette opere di Misericordia, olio su tela del 1606-1607 (390x260cm) Pio Monte della Misericordia (Napoli).

Cristo alla colonna, olio su tela del 1606-1607 (134,5×175,5cm) Musée des Beaux-Arts (Rouen).

Crocifissione di Sant’Andrea, olio su tela del 1606 (202,5×152,7cm) Cleveland Museum of Art (USA).

Caravaggio opere Davide con la testa di Golia
Davide con la testa di Golia

Davide con la testa di Golia, potente olio su tela del 1607 (90,5×116cm) oggi a Vienna al Kunsthistorisches Museum.

Madonna del Rosario, olio su tela del 1607 (364x249cm) conservato al Kunsthistorisches Museum di Vienna.

Incoronazione di spine, olio su tela, databile al 1604 circa (127x165cm) oggi al Kunsthistorisches Museum di Vienna.

Caravaggio opere flagellazione di Gesù
Flagellazione di Cristo

Flagellazione di Cristo, olio su tela del 1607 circa (286x213cm) visibile al Museo nazionale di Capodimonte (Napoli).

San Girolamo scrivente, olio su tela del 1608 (117x157cm) conservato nella Concattedrale di San Giovanni a La Valletta (Malta).

Caravaggio opere Decapitazione di San Giovanni Battista
Decollazione di San Giovanni Battista

Decollazione di San Giovanni Battista, olio su tela del 1608 che con i suoi 361x520cm è il dipinto più grande tra quelli eseguiti da Caravaggio e anche l’unico ad essere stato firmato dall’artista. Ammirabile nella Concattedrale di San Giovanni a La Valletta (Malta).

Caravaggio opere Amorino dormiente
Amorino dormiente

Amorino dormiente, olio su tela del 1608 circa (72x105cm) nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti (Firenze).

Seppellimento di Santa Lucia, olio su tela del 1608 (408x300cm) conservato nella Chiesa di Santa Lucia alla Badia a Siracusa.

Resurrezione di Lazzaro, olio su tela del 1609 (380×275cm) conservato nel Museo Regionale di Messina.

Adorazione dei pastori, olio su tela del 1609 (314×211) anch’esso al Museo Regionale di Messina.

Salomè con la testa del Battista, altra scena piuttosto macabra e violenta e quindi perfetta per Caravaggio che la rappresenta in questo olio su tela del 1609 (116x140cm) oggi al Palazzo Reale di Madrid. Lo stesso soggetto ha visto impegnato l’artista tra il 1607 e il 1610 e ne è nato un dipinto con differente composizione e dimensione (91×106cm) oggi alla National Gallery di Londra.

Negazione di San Pietro, olio su tela del 1610 circa (94x125cm) in cui Caravaggio da forma al celebre episodio evangelico. L’opera si trova oggi a New York presso il Metropolitan Museum.

Davide con la testa di Golia, olio su tela dalla straordinaria forza espressiva, databile al 1609-1610 (125x101cm) conservato a Galleria Borghese (Roma).

Caravaggio opere Martirio di Sant'Orsola
Martirio di Sant’Orsola

Martirio di Sant’Orsola, olio su tela del 1610 (106x180cm circa) alla Galleria di palazzo Zevallos a Napoli. Questa è in genere considerata come l’ultima opera realizzata da Caravaggio, che morì nel luglio del 1610.

Dalla lista sono stati esclusi alcuni ritratti e alcune versioni di soggetti religiosi dipinti più volte dall’artista nel corso degli anni, così come opere di dubbia attribuzione.

Leggi l’articolo sull’arte moderna

Caravaggio: opere famose sulla natura morta

Caravaggio ha ritratto numerose differenti tipologie di soggetti nella sua carriera, tele a tema mitologico, a tema religioso, ecc. Ma c’è una tipologia di soggetti che in genere si tira sempre in ballo quando si parla di questo artista: la natura morta.

Caravaggio opere: la natura morta
Canestro di frutta

Con la definizione natura morta, si indicano composizioni con frutta, fiori, verdura e altri elementi, raccolti ad esempio in una ciotola, o comunque fuori dall’ambiente naturale dal quale provengono. Senza dubbio Caravaggio c’ha lasciato alcune delle nature morte più belle e popolari di tutta la storia dell’arte.

Tra queste opere c’è il Canestra di frutta, un olio su tela del 1596, oggi conservato alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano.

Caravaggio opere: dove si trovano

Le opere di Caravaggio oggi sono ammirabili in diversi luoghi nel mondo, compresi alcuni dei più noti musei, ma senza dubbio molte sue opere si trovano ancora in Italia, spesso nella location che fin dalla loro realizzazione era destinata ad ospitarle. Visto il notevole successo di Caravaggio, artista amatissimo dai collezionisti di mezzo mondo, alcune sue opere sono oggi in collezioni private, ma anche queste, spesso sono visibili al pubblico. Non mancano poi purtroppo anche le opere di cui si sono perse le tracce o quelle che si sanno per certo essere andate perdute.

In Italia molte sue opere sono ammirabili a Roma (26 dipinti), ma se ne trovano anche a Firenze (8 opere), Napoli (3 opere), Messina (2 opere) e Milano (2 opere). All’estero possiamo trovare numerose opere di Caravaggio nelle maggiori capitali europee, come Londra (2 opere), Madrid (3 opere), Parigi (3 opere) e oltre oceano ce ne sono una decina sparse per gli Stati Uniti di cui 4 al Metropolitan di New York.

Perché il nome Caravaggio?

Caravaggio è un paese lombardo e l’artista Michelangelo Merisi fu detto Caravaggio proprio perché originario di quel paese, secondo una prassi molto diffusa nella sua epoca e non solo. Si pensi ad esempio a Leonardo “Da Vinci”, al “Perugino” e a tanti altri.

Santuario di Santa Maria del Fonte a Caravaggio (BG)

Quali chiese romane custodiscono i lavori di Caravaggio?

Roma custodisce il maggior numero di opere di Caravaggio, molte sono in musei, alcune in collezioni private, ma anche le chiese romane riservano belle sorprese a chi vuole ammirare dal vivo le opere di questo genio.

Caravaggio opere
Chiesa di San Luigi dei francesi, Roma

Presso la Chiesa di San Luigi dei francesi a Roma si possono ammirare la Vocazione di San Matteo e San Matteo e l’angelo. La Basilica di Santa Maria del Popolo custodisce invece la Crocefissione di San Pietro e la straordinaria Conversione di San Paolo, nella quale la luce, elemento principe delle composizioni caravaggesche, diventa più che mai protagonista.

Lorenzo Renzulli

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