Ultima modifica 02/03/2023
L’intelligenza artificiale è in questo periodo sulla bocca di tutti. In realtà se ne parla da anni, ma è innegabile come ultimamente alcune applicazioni pratiche di questa tecnologia abbiano avuto un’accelerata, sia tecnica che di visibilità, tra il vasto pubblico.
Per parecchio tempo è stata opinione comune che l’intelligenza artificiale avrebbe potuto supportare e in alcuni casi sostituire l’uomo, in tanti diversi lavori e attività, in particolare quelli ripetitivi o che richiedono grande precisione, capacità di calcolo e di elaborazione di una grande quantità di dati.
Indice
Chi vincerà la sfida tra uomo e macchina?
Inutile negarlo, il cervello umano è una macchina meravigliosa e complessa, ma non può competere con la potenza di calcolo di un computer. Si pensava però che alcune attività, come quelle creative e artistiche sarebbero rimaste per sempre un’esclusiva umana.
Un computer va benissimo se ci sono da fare calcoli, magari sviluppare modelli statistici elaborati, cercare risposte a quesiti matematici, ma sembrava del tutto inadatto per comporre musica, scrivere poesie o dipingere un quadro. Le cose però sono cambiare e alcuni dei più concreti utilizzi delle più sofisticate (ad oggi) intelligenze artificiali, ci sono stati proprio in questi ambiti creativi.
L’evoluzione delle AI che fanno arte
Ci sono app e siti che partendo da una richiesta di poche parole (o più elaborata) possono scrivere un racconto, un articolo o produrre un’immagine che non ha nulla d invidiare a quella di un illustratore o un pittore umano (almeno a prima vista).
Per alcuni questo è un grosso problema, una minaccia, pittori, illustratori, ma anche giornalisti, scrittori e molti altri, temono di restare a breve senza lavoro. Lo stesso problema potrebbero averlo sviluppatori software, data entry, così come moltissime altre figure professionali nei più diversi ambiti.
Un’intelligenza artificiale può fare un lavoro, compreso un lavoro creativo, in tempi rapidissimi e con un’ottima qualità, abbattendo quindi i costi. Questo indubbiamente mette a rischio, almeno potenzialmente, il lavoro umano, ma c’è anche chi non si preoccupa e vede piuttosto nell’AI una grande serie di stimolanti opportunità.
Cosa spettarsi nel futuro dell’arte
Prevedere il futuro non è possibile, vale per noi umani, così come per le più sofisticate AI, ma dando uno sguardo al passato e a cosa è successo all’arte quando ci sono state importanti innovazioni, ad esempio la fotografia, si può ben sperare per il futuro dei creativi in carne ed ossa.
Senza dubbio l’intelligenza artificiale potrà essere un concorrente, ma non spazzerà via gli artisti tradizionali, così come la fotografia non ha fatto sparire la pittura, anzi in molti casi l’ha fatta evolvere e sperimentare, sull’onda di forti stimoli a progredire.
Arte e AI la questione della proprietà intellettuale
Come può un computer creare dell’arte, come può, se gli chiediamo di realizzare un gatto blu che sorseggia un caffè sotto ad un gazebo in una foresta, realizzare un’immagine, interessante, apprezzabile e spesso molto gradevole, proprio con il soggetto richiesto e magari farlo in pochi secondi?
Le intelligenze artificiali vengono addestrate, ad oggi da esseri umani, ovvero vengono “nutrite” con grandi quantità di dati. Se si tratta di AI che producono immagini, lasciamo per ora stare se si tratta di arte o meno, andranno addestrate dando loro in pasto una miriade di immagini, illustrazioni, foto, quadri, ecc.
Alcuni artisti considerano questo approccio una sorta di appropriazione indebita o di violazione del copyright. Le AI rastrellano il web e prendono spunti da immagini senza una specifica autorizzazione, senza pagare nulla e senza avvisare o citare gli autori.
In realtà, non scendendo nel dettaglio da un punto di vista legale, ma fermandosi a questioni metodologiche, il modo con cui un’AI apprende e alla fine da forma alle sue immagini, non è teoricamente molto diverso da quello che usa un artista umano.
Impara l’arte e mettila da parte
Ogni artista si forma copiando opere del passato e nel suo percorso prenderà inevitabilmente ispirazione da altre opere, o da foto, così come dall’osservazione della realtà che lo circonda.
L’AI quindi non ruba immagini, ma apprende, come fanno i bambini, copiando, imitando e mescolando elementi diversi. Un artista umano non fa nulla di diverso.
Questo non significa comunque che non bisogni porsi domande su aspetti come il diritto d’autore, le attività delle AI andranno regolamentate, ma non sarà facile per il legislatore approcciare correttamente alla questione, purtroppo conoscenze tecniche, legali, ma anche filosofiche, non possono essere padroneggiate dalla stessa persona, servono dei team, con competenze molto eterogenee per cercare di inquadrare a dovere il tema, facendo chiarezza e ponendo dei paletti. Paletti che peraltro la tecnologia rischia di aggirare o comunque superare, con una velocità molto maggiore di quella di leggi e burocrazia.
L’AI Art è veramente arte?
Le immagini prodotte dall’intelligenza artificiale sono arte? Questa è la domanda da un milione di dollari, alla quale personalmente non credo di saper o voler rispondere, almeno per ora.
Cos’è l’arte? Quando un’immagine prodotta da un essere umano è arte? Se riusciamo a rispondere a questo, cosa che ritengo non sia per nulla facile e lasci ampio spazio alla soggettività, forse potremo, facendo un ulteriore sforzo, cercare di capire se l’AI Art sia effettivamente arte o meno.Secondo me, semplicemente, è ancora troppo presto, si ha oggi ancora un’idea parziale e spesso confusa di cosa sia l’intelligenza artificiale, pertanto filosofeggiare sulle produzioni, artistiche e non, dell’AI è oggi, per quanto mi riguarda, un esercizio di stile per nulla inutile. Bisogna però aprire bene occhi e mente e prepararsi, perché di questi temi si dovrà discutere nel prossimo futuro e non poco. Prima però bisognerà informarsi, documentarsi e lasciar sedimentare il tutto, avviando riflessioni e confronti seri, non basati sull’emozione o magari la paura del momento.
I migliori esempi e strumenti di AI Art
NightCafe
Quello di NightCafe è tra i più noti generatori d’arte AI. Usa diversi algoritmi e opzioni, che superano in numero e qualità quelli di servizi simili. Si basa su un sistema di crediti, consente di creare molti contenuti gratuiti, ma anche di pagare e guadagnare crediti in base alle proprie attività nella community.
Permette di creare immagini e raccoglierle in collezioni, integra funzionalità social e consente agli utenti di essere a pieno titolo proprietari delle immagini generate, consentendo anche di stamparle e utilizzarle in vari modi.
DALL-E 2
DALL-E è un generatore di immagini AI sviluppato da OpenAI, organizzazione no profit fondata da Elon Musk e che sta dietro al discusso bot ChatGPT, molto temuto da sviluppatori, giornalisti e varie altre figure. DALL-E 2 in pochi minuti può creare immagini realistiche e veramente molto interessanti, tutte altamente personalizzabili o con grande attenzione riservata a luci e ombre.
Deep Dream Generator
Deep Dream Generator è un progetto nientemeno che di Google, ha una rete neurale che è stata allenata su milioni di immagini e consente di produrre rapidamente composizioni, non solo indicando il soggetto desiderato, ma anche lo stile di pittura voluto.
Midjourney
Midjourney è un programma di intelligenza artificiale, ma anche un laboratorio di ricerca. Si tratta di uno strumento che ha conosciuto ultimamente una buona diffusione anche tra il vasto pubblico. Consente di creare con una certa facilità immagini, partendo da delle descrizioni testuali, similmente a quanto si può fare con DALL-E di OpenAI.
Lensa AI
LENSA è un’app per mobile che ha riscosso ultimamente un grande successo, consente di applicare filtri ed effetti ai propri selfie, ma anche di generare degli avatar al 100% digitali, partendo da un numero limitato di proprie foto. In genere le immagini vengono raggruppate per stile, tecnica e tematica. Ci sono avatar a tema sci-fi, altri con resa fotografica o più simili a fumetti e illustrazioni.
Alcune funzionalità sono gratuite, altre a pagamento, ma nonostante questo hanno riscosso un successo davvero ampio, mettendo in crisi non pochi creativi, che si sono sentiti minacciati, nonostante qualche difetto o veri e propri incidenti dagli esiti imprevisti e spesso buffi, ancora non manchino.
Lorenzo Renzulli
Cosa ne pensi?