Se puoi immaginarlo, puoi costruirlo.
Questa citazione di Zaha Hadid riflette la sua filosofia di design audace e innovativa, che ha sfidato e ridefinito i limiti dell’architettura moderna.
Il Viaggio e la storia di una Visionaria
Nata il 31 ottobre 1950 a Baghdad, Zaha Hadid cresce in una famiglia benestante e colta, influenzata dalle discussioni politiche del padre Mohammed Hadid, co-fondatore del Partito Democratico Progressista Iracheno, e dalle opere artistiche della madre Wajiha Sabunji. Fin da giovane, Zaha mostra una passione innata per il disegno e la matematica, passioni che la portano a studiare matematica all’Università Americana di Beirut.
Nel 1972, si trasferisce a Londra per frequentare l’Architectural Association, dove entra in contatto con mentori influenti come Elia Zenghelis, Rem Koolhaas e Bernard Tschumi. Conseguita la laurea nel 1976, Zaha continua a frequentare l’AA come docente fino al 1987, immergendosi in un ambiente che le permette di sviluppare il suo stile unico e visionario.
Gli Inizi: Influenze Artistiche e Prime Opere
Hadid stessa ha dichiarato:
“Il mio primo lavoro era influenzato dalle prime avanguardie russe; in particolare dalle opere di Kasimir Malevich – è stata una delle prime influenze, come rappresentante della moderna intersezione d’avanguardia tra arte e design.”
Questa influenza è evidente nei suoi primi progetti, come The Peak a Hong Kong (1983), un grattacielo orizzontale che si snoda come un serpente lungo il pendio della collina. Sebbene mai realizzato, The Peak stabilisce la reputazione di Hadid come una delle più innovative voci dell’architettura contemporanea.
Evoluzione del Linguaggio Architettonico
Negli anni ’90, Hadid sviluppa un linguaggio architettonico caratterizzato dal movimento e dalla fluidità delle forme. La caserma per i vigili del fuoco di Weil am Rhein (1993) è il primo progetto effettivamente realizzato, seguito dalla stazione d’interscambio modale di Hoenheim-Nord a Strasburgo (1999-2001). Questi progetti mostrano l’interesse di Hadid per i flussi e i movimenti nello spazio, un tema dominante nella sua produzione.
Curiosità: Perché la Chiamano Archistar?
Zaha Hadid è conosciuta come “archistar” per il suo impatto rivoluzionario nell’architettura contemporanea e la sua capacità di trasformare visioni audaci in realtà. Prima donna a vincere il Pritzker Architecture Prize nel 2004, ha combinato influenze artistiche delle avanguardie russe con innovazioni tecnologiche, creando opere iconiche come il MAXXI a Roma e il Heydar Aliyev Center a Baku. La sua audacia progettuale e la capacità di sfidare le convenzioni hanno ridefinito l’architettura e design moderno, rendendola una figura leggendaria nel panorama globale
Progetti Significativi e Impatto Globale
Lois & Richard Rosenthal Center for Contemporary Art, Cincinnati (2003)
Completato nel 2003, questo centro d’arte contemporanea rappresenta uno dei primi grandi successi di Hadid negli Stati Uniti. L’edificio è caratterizzato da spazi interni dinamici e forme geometriche audaci, che creano un’esperienza visiva e spaziale unica per i visitatori. Deyan Sudjic ha commentato: “La conquista più grande della Hadid è proprio aver cambiato questo quadro. […] la sua esplosiva visione dello spazio è capace di trasformarsi, senza minimamente rinunciare alle proprie ambizioni, in una vera architettura.”
MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma (2010)
Inaugurato nel 2010, il MAXXI è un capolavoro dell’architettura contemporanea. Le sue linee fluide e dinamiche rappresentano un omaggio alla città eterna e al suo eterno rinnovarsi. Stefano Casciani ha descritto il MAXXI come “un monumento all’arte contemporanea come vertigine senza fine.” Hadid stessa ha dichiarato: “Il MAXXI è una fusione tra la natura e l’urbanizzazione, un’intersezione di percorsi che creano una danza di spazio e luce”. Ha disegnato la storia del design.
Guangzhou Opera House, Guangzhou (2010)
Ispirata ai ciottoli levigati dall’acqua, la Guangzhou Opera House è un capolavoro di ingegneria e design che ha ridefinito il paesaggio culturale di Guangzhou. Hadid ha descritto l’opera come “una scultura vivente”, un edificio che si fonde con il suo ambiente naturale e riflette la bellezza del paesaggio circostante.
London Aquatics Centre, Londra (2012)
Progettato per i Giochi Olimpici del 2012, il London Aquatics Centre è caratterizzato da un tetto curvilineo che richiama l’immagine di un’onda in movimento. Situato nel Parco Olimpico di Londra, continua a servire la comunità come centro di eccellenza per le attività acquatiche. Hadid ha sottolineato: “L’importanza di creare spazi che migliorino la qualità della vita delle persone è sempre stata al centro del mio lavoro”.
Heydar Aliyev Center, Baku (2012)
Completato nel 2012, il Heydar Aliyev Center è uno degli edifici più iconici progettati da Hadid. La sua forma fluida e continua rappresenta un balzo in avanti per l’architettura del XXI secolo. Questo centro culturale è un simbolo di indipendenza e speranza per l’Azerbaigian. La superficie bianca e levigata dell’edificio, che si fonde senza soluzione di continuità con il paesaggio, incarna perfettamente la filosofia di Hadid: “L’architettura deve essere una scultura vivente”
Port House, Anversa (2016)
Completato nel 2016, il Port House di Anversa è un edificio che combina una struttura storica con un’aggiunta moderna e futuristica. La nuova costruzione, simile a una nave di vetro, si erge sopra l’edificio esistente, creando un dialogo tra passato e futuro. Patrik Schumacher, partner di Hadid, ha descritto il progetto come “un esempio perfetto di come l’architettura può rispettare il passato mentre guarda al futuro”.
Stazione ferroviaria di Napoli Afragola (2017)
Inaugurata postuma nel 2017, la stazione ferroviaria di Napoli Afragola è un altro esempio di architettura spettacolare di Hadid. Questa struttura si erge dal terreno e scavalca i binari in un continuum spaziale, diventando un landmark urbano per il caotico tessuto a nord del capoluogo partenopeo. La stazione rappresenta una perfetta sintesi tra innovazione e funzionalità, e dimostra ancora una volta l’abilità di Hadid di trasformare visioni audaci in realtà architettoniche.
Interazione tra Arte e Architettura
Zaha Hadid ha sempre concepito l’architettura come un’espressione artistica in profonda interazione con il contesto e le persone che la vivono. La sua formazione, influenzata dalle avanguardie russe e dal Suprematismo di Kazimir Malevich, è stata fondamentale nel definire il suo approccio innovativo e visionario.
Hadid ha utilizzato l’architettura per esplorare nuovi linguaggi estetici, integrando elementi naturali e artificiali in modi che ridefiniscono gli spazi urbani. Le sue opere, come il MAXXI a Roma, il Heydar Aliyev Center a Baku e la Guangzhou Opera House, mostrano come l’arte e l’architettura possano fondersi per creare ambienti non solo funzionali ma anche straordinariamente suggestivi. Ogni edificio diventa una scultura vivente, in cui le linee fluide e le forme dinamiche trasformano lo spazio in esperienze sensoriali uniche.
Questo approccio ha permesso a Hadid di rompere le convenzioni tradizionali, sperimentando con materiali innovativi e tecnologie avanzate per realizzare progetti che sembrano sfidare la gravità e le norme strutturali. Il risultato è un’architettura che non solo risponde alle esigenze funzionali, ma che è anche in grado di emozionare e ispirare.
Come ha affermato Deyan Sudjic, direttore del Design Museum di Londra, Hadid è riuscita a trasformare la percezione dell’architettura nel mondo reale, dimostrando che la sua esplosiva visione dello spazio può diventare una realtà tangibile senza compromettere le sue ambizioni artistiche. Questo connubio tra arte e architettura ha reso Zaha Hadid una pioniera, capace di influenzare profondamente il design del XXI secolo.
Conclusione
Zaha Hadid ha lasciato un’eredità indelebile nel mondo dell’architettura. Le sue opere, caratterizzate da forme fluide e dinamiche, hanno ridefinito ciò che è possibile nell’architettura moderna. La sua capacità di spingere i limiti del design e dell’ingegneria ha aperto nuove possibilità per l’architettura del XXI secolo. Con il suo spirito audace e la sua visione unica, Zaha Hadid ha davvero trasformato il mondo dell’architettura, lasciando un segno indelebile nel cuore delle città e delle persone.
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