In tempo di pandemia, molti hanno riscoperto il piacere di stare a casa, in casa si può lavorare, si può passare il proprio tempo libero, si possono condividere bei momenti con le persone amate. Per vivere al meglio la nostra casa dobbiamo però renderla bella, confortevole e funzionale e non sempre questo è facile.
Stando più tempo in casa ci siamo resi conto di alcuni difetti? Ci piacerebbe ristrutturarla e renderla più bella e funzionale oltre che maggiormente trendy e più in linea con le nostre esigenze e preferenze? Senza dubbio in questo caso sarà interessante approfondire la possibilità di ottenere degli incentivi, previsti dai decreti che si sono susseguiti numerosi negli ultimi mesi.
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Indice
SuperBonus al 110% per ristrutturare casa
Si è parlato molto del cosiddetto superbonus per le ristrutturazioni, ma spesso è stato al centro di non poca confusione e naturalmente anche di immancabili polemiche. Cosa c’è di importante da sapere? Si può davvero ristrutturare casa gratis?
I vari bonus al 50, 65 e perfino 110% che si sono susseguiti nel tempo sono tutti, in qualche modo, degli ecobonus, ovvero si tratta di agevolazioni rivolte a chi migliora l’efficienza energetica degli immobili.
Il bonus più interessante, quello del 110% è previsto dal Decreto Rilancio e si rivolge a chi restaura o ristruttura casa adeguandola da un punto di vista energetico e/o sismico a standard più elevati. Al momento questo bonus è stato esteso fino al 2022 per l’edilizia popolare, ma quali interventi vi rientrano e come è possibile accedere all’agevolazione, evitando esclusioni o altre brutte sorprese?
Ecobonus 2020, che cos’è e a cosa serve
Gli eco bonus sono agevolazioni previste dallo Stato per i proprietari di immobili che decidono di effettuare particolari categorie di interventi sugli stessi. Questi interventi devono essere volti a migliorare l’efficienza energetica della struttura, mentre nel caso di sismabonus devono migliorare le prestazioni antisismiche.
Gli ecobonus (50%, 65% e sismabonus) sono validi fino a maggio 2020, le percentuali di riferimento sono detraibili e variavano per le diverse tipologie di intervento.
Per le ristrutturazioni edilizie c’è una detrazione al 50%. Questo ecobonus per riqualificazione energetica comprende interventi su serramenti e infissi, schermature solari, caldaie a biomassa, caldaie a condensazione in classe A. Si arriva ad un 65% detraibile per serramenti e infissi, schermature solari, caldaie a condensazione in classe energetica A, presenti in parti comuni del condominio o in tutte le unità dello stesso; riqualificazione globale di un edificio, caldaie a condensazione in classe A+, generatori di aria calda a condensazione, le pompe di calore, lo scaldacqua a PDC, la coibentazione ad involucro, i collettori solari, i generatori ibridi, i sistemi di automation e i micro e co-generatori.
Si sale al 70% per interventi su parti comuni dei condomini, come la coibentazione involucro con superficie interessata maggiore del 25% della superficie disperdente calore.
Nel caso del cosiddetto bonus facciate si arriva ad una detraibilità del 90%. Queste percentuali sono da considerarsi valide per interventi effettuati dal primo gennaio al 31 dicembre 2020. A maggio 2020, con il Decreto Rilancio sono state previste importanti modifiche in seguito all’emergenza derivante dalla pandemia da coronavirus.
Super ecobonus 110%: come funziona e chi ne ha diritto
Le detrazioni previste dal Decreto Rilancio per l’ecobonus 2020 riguardano le spese sostenute tra il primo luglio e il 31 dicembre 2021. La percentuale di detrazione prevista dal nuovo decreto è di ben il 110%.
All’articolo 128 del decreto si indicano quali interventi rientrano nell’agevolazione. Tra questi quelli di isolamento termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti a pompa di calore in abitazioni unifamiliari o parti comuni di condomini.
A giugno, la Maggioranza di Governo ha presentato un emendamento al Decreto Rilancio chiedendo l’estensione dell’ecobonus al 110% fino al 2022 e la disponibilità dell’incentivo anche per le strutture ricettive e per gli immobili dei centri sportivi. La misura è stata inoltre estesa anche per l’edilizia popolare, sempre fino al 2022.
Un altro spetto importante, che è emerso dal Decreto Rilancio pubblicato in Gazzetta Ufficiale è come l’ecobonus al 110% si possa sfruttare anche per gli interventi sulle seconde case, ma solo a patto che non siano unifamiliari. Tra giugno e luglio poi la norma è stata riformulata prevedendo anche strutture di tipo unifamiliare e la possibilità di ottenere il bonus anche da parte delle Onlus. Senza dubbio, per poter sfruttare al meglio le opportunità di avere delle concrete e rilevanti agevolazioni fiscali, al momento di ristrutturare casa, la cosa migliore da fare sarà affidarsi a dei professionisti esperti. La norma è soggetta a continue modifiche e riformulazioni, pertanto la consulenza di un commercialista e di un’impresa edile specializzata in interventi di riqualificazione energetica, potrà semplificare non poco l’accesso ai bonus, anche da un punto di vista burocratico.

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