Il primo materiale usato per costruire le nostre abitazioni. La pietra naturale. Quella che, nei fabbricati degli inizi del ‘900 si può scoprire sotto gli intonaci che per molti anni l’hanno tenuta nascosta. Gli anni in cui la tendenza era quella di coprire le irregolarità e celare le imperferzioni di quei conci tutti diversi lavorati a mano con martello e scalpello.
La pietra invece riempie lo spazio, arreda, è adatta a qualsiasi ambiente e stile ed ha bisogno di poco altro.
Il ripristino delle murature in pietra segue una specifica procedura. La rimozione dell’intonaco coprente. La valutazione della buona consistenza. Se necessaria la ricostruzione delle parti ammalorate con la tecnica del cuci e scuci, cioè ripristinare la continuità muraria con la rimozione delle pietre deteriorate e l’inserimento di nuovi elementi. Poi la sabbiatura umida che consente di pulire la pietra mediante l’asportazione delle polveri e dello strato superficiale. Infine la stilatura dei giunti, ossia il riempimento degli spazi vuoti tra una pietra e l’altra con malta di calce.
In un ambiente rustico incanta abbinata ai legni bruciati e alle tinte calde dei pavimenti in cotto. Gli arredi pochi ed accuratamente scelti. Così i complementi.

Per un mood più contemporaneo basta accostarla a travi sbiancate, arredi dalle linee semplici e toni chiari e desaturati.

Se la dimensione della stanza lo consente si può e di deve eagerare con i tappeti. Anche colorati. Nessun quadro o stampa. Farebbero confusione. Invece si agli specchi e ai punti luce.

In equilibrio perfetto. In cucina con le cementine a pavimento, la finitura lucida dell’acciaio e il calore delle stoviglie di rame. Oppure con travi di un color verde rame tendente al grigio.

L’aspetto avvolgente delle pareti in pietra va compensato.
Con spazi vuoti, dove far riposare lo sguardo, pochi ed essenziali arredi, dettagli di design, colore bianco e vetro.

Minimal chic. Ossia pietra a piccole dosi, solo su porzioni di muro. Il resto delle pareti intonacate e tinteggiate in bianco. Abbinata a geometrie semplici, alla resina o lunghe plance di legno.

Ruvida o liscia, spaccata a taglio naturale o squadrata, differente per colore, sfumature e consistenza a seconda delle regioni da cui proviente trasmette sempre naturalezza, calore e senso di appartenenza. E’ ignifuga, igienica, ecocompatibile.
Io preferisco quella naturale. Quella dei muri nati di pietra.
In commercio però ci sono vari tipi di tagli con spessori contenuti che possono essere utilizzanti come rivestimento di porzioni di parete.
Un’alternativa economica è la pietra ricostruita cioè una miscela cementizia con inerti naturali leggeri e pigmenti coloranti che riproduce fedelmente la pietra naturale. La posa è semplice ed avviene ad incollo.
Loredana Gazzola – www.homendco.it

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