Non se ne parla molto spesso, eppure gli igrometri sono tra gli strumenti di misura ambientali più importanti e più utilizzati. Il loro scopo è quello di rilevare l’umidità relativa dell’aria, ovvero quella percentuale che esprime il rapporto tra la quantità di vapore acqueo presente in un determinato momento nell’atmosfera e la quantità massima di vapore acqueo che ci può essere in determinate condizioni di pressione e temperatura.
Per usare i termini tecnici, l’igrometro misura il rapporto tra l’umidità assoluta e l’umidità di saturazione. Nel corso degli anni sono stati sviluppati diversi strumenti per la misurazione dell’umidità: oggi è possibile contare su dispositivi digitali di grandissima precisione. Oltre ai modelli dedicati alla rilevazione dell’umidità negli ambienti, ci sono anche gli igrometri specifici per la rilevazione del livello di umidità nei vari materiali.
Indice
Come misurare l’umidità negli ambienti
Gli Igrometri sono quindi importanti per conoscere il tasso di umidità presente in un ambiente: in una condizione ideale questo valore dovrebbe attestarsi tra il 40% ed il 60%. Vivere in una casa troppo umida o troppo poco umida potrebbe comportare disagi ed avere conseguenze spiacevoli sulla salute.
Come detto, nel corso del tempo sono stati introdotti sul mercato diverse tipologie di misuratori di umidità, ma oggi si utilizzano quasi esclusivamente gli igrometri digitali. Sono dispositivi dotati di sensori in grado di rilevare i dati, che vengono tradotti e mostrati su un comodo display. Sono semplici da usare, la lettura delle rilevazioni è estremamente facile e spesso consentono di conoscere altri dati ambientali, come ad esempio la temperatura.
Gli igrometri per la rilevazione dell’umidità nei materiali
Ma gli igrometri non servono solo a rilevare la quantità di umidità presente nelle stanze di casa: ci sono modelli che permettono di misurare l’umidità dei materiali. Questi dispositivi sono molto impiegati nei settori dell’edilizia, dell’industria alimentare e della produzione dei beni; sono quindi utilizzati da un’ampia gamma di professionisti, dall’ingegnere al falegname, passando per i muratori, i decoratori ed i posatori di parquet.
Solitamente i materiali vengono suddivisi in tre categorie: la prima è composta dal legno e dai materiali edili, la seconda dai materiali plastici e la terza dagli alimenti e dai materiali compositi. A seconda del tipo di rilevazione da effettuare è necessario scegliere il giusto modello di igrometro: quelli per i materiali vengono spesso classificati in distruttivi (che prevedono il prelievo di una porzione del materiale) e non distruttivi (che tramite dei sensori misurano l’umidità superficiale).
Come scegliere l’igrometro e dove trovare i migliori modelli
Il modello di igrometro deve essere scelto in base al tipo di rilevazione che si intende effettuare. Ma come si fa a scegliere il giusto dispositivo e dove si trovano i migliori modelli disponibili sul mercato? Per avere una risposta a queste due domande basta andare sul sito di RS Components, azienda leader nel campo della fornitura di componenti industriali ed elettronici, ma non solo. Nel suo ampio catalogo online c’è una sezione dedicata agli strumenti di misura.
Tra questi, ovviamente, non mancano gli igrometri: per individuare con pochi clic il modello più adatto alle proprie esigenze si possono sfruttare i filtri di ricerca. I filtri consentono di selezionare i vari articoli disponibili in base al marchio, alla precisione, alla misura massima, al tipo di batteria, alle dimensioni, al display, al tipo di misurazione da effettuare ed altro ancora. Per avere maggiori dettagli si può consultare la scheda tecnica disponibile per ciascun articolo.
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