Nel decreto rilancio, legge n. 34/2020 è stata prevista una misura molto attesa dagli italiani: ecobonus 110%.
Vediamo di cosa si tratta, quali sono gli interventi possibili, i requisiti richiesti, le regole previste e le sanzioni.
Risparmio energetico e riduzione del rischio sismico
Con la misura dell’Ecobonus 110% i contribuenti potranno effettua i lavori di risparmio energetico e di riduzione del rischio sismico senza alcun esborso economico. Come? Cedendo il credito alle imprese che hanno realizzato gli interventi o alle banche.
Questi lavori possono essere effettuati sia dai singoli che dai condominii fino al dicembre del 2021. La misura è prevista anche per le seconde case.
Quali sono i requisiti?
Deve essere previsto il miglioramento di ALMENO due classi energetiche, che deve essere dimostrato attraverso il certificato tecnico (APE).
Tra gli interventi coperti da Ecobonus è prevista la:
- realizzazione del cappotto termico;
- la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento
- il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A, a pompa di calore.
Tra gli interventi più importanti si annoverano la realizzazione di colonnine per caricare auto elettriche, installazione dei pannelli solari, etc
Chi sono i beneficiari?
Le persone fisiche, i condomini, le cooperative, le IACP. Possono usufruirne contribuenti residenti e non residenti, anche titolari di reddito d’impresa, che possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di intervento.
Quale è la procedura?
Per accedere all’Ecobonus è prevista la produzione di una serie di certificati, tra cui attestazioni energetiche, comunicazione degli interventi, il tutto in via telematica.
Quali sono le sanzioni e come funziona l’Ecobonus?
In caso di attestazioni false, è prevista la decadenza dal beneficio oltre una sanzione dai 2000€ ai 15.000€. Oltre alla decadenza dal beneficio, l’Agenzia delle entrate provvederà a recuperare le somme con sanzioni ed interessi.
Nel decreto rilancio all’articolo 121 è prevista la possibilità di cedere il credito all’impresa che esegue i lavori o a terzi. Con questo meccanismo si evita il rischio di non poter appieno delle detrazioni fiscali e non vi è la necessità di anticipare i soldi per la realizzazione degli interventi.
La cessione è possibile per tutti i lavori previsto per il super eco bonus ed eco bonus, sisma bonus, bonus facciate e bonus ristrutturazione.
La legge ha previsto anche la possibilità per il contribuente di cedere il credito alla banca con possibilità di chiedere il rimborso, previa accettazione dell’istituto di credito.
Per l’attuazione dell’Ecobonus, si è in attesta del decreto di attuazione del Ministero.
Rosa Di Caprio
Avvocato matrimonialista e divorzista
Studio Legale Avv. Rosa Di Caprio
avvocatodicaprio@gmail.com
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