Design italiano sempre più amato in estremo oriente

Ultima modifica 27/02/2020

Il design italiano è sempre più apprezzato in estremo oriente e in particolare in Cina. La repubblica popolare, così come altri paesi nel mondo è al momento impegnata nell’affrontare l’epidemia di coronavirus e l’assenza di buyer cinesi nei maggiori eventi e fiere dedicate a design e arredamento avrà un notevole peso con ricadute molto negative sulla nostra economia. Guardando però al futuro e alla ripresa del gigante asiatico, senza dubbio una volta sconfitto o quantomeno arginato il coronavirus, la Cina tornerà ad avere un ruolo di spicco per le nostre esportazioni.

Già nel 2018 era il nostro settimo mercato di esportazione, per il design, con un valore di circa mezzo miliardo di euro. Secondo molti esperti del settore nel giro di pochi anni potrebbe diventare uno dei primi 3 mercati per dimensioni e interesse ai quali il design Made in Italy dovrà guardare.

La clientela cinese che sceglie il prodotto di design italiano è sofisticata, informata e spesso sa riconoscere la vera qualità. Il cinese giovane, colto, benestante e che guarda con interesse al meglio che l’Italia ha da offrire, è alla ricerca di un modo più autentico di vivere la casa, cerca emozioni ed esperienze uniche.

Per queste ragioni molti brand del settore considerano proprio la Cina come una sorta di Eldorado per l’arredo di design, in particolare se italiano e di alta qualità.

Negli ultimi anni la Cina è caratterizzata da una crescita meno esplosiva rispetto al passato, ma da consumi più pensati e sofisticati, diffusi e destinati a durare nel tempo.

Federlegno nel 2019 ha esportato in Cina il +494% rispetto al 2018. Nel 2012 il mobile era il 22simo comparto del Made in Italy a far breccia nel mercato della Repubblica Popolare Cinese, nel 2017 era già il 17simo e oggi è il quarto per giro d’affari.

Oggi in Cina c’è una cultura del prodotto che prima era assolutamente inesistente e il fatto che un mobile o un oggetto di design sia Made in Italy viene subito percepito come un importante valore aggiunto. In Italia spesso abbiamo una percezione parziale, se non del tutto errata di come si viva in Cina. Anche il gigante asiatico è in grado di produrre con standard qualitativi molto elevati, ma spesso il consumatore più formato e informato non guarda solo alla qualità di materie prime e processi produttivi, ma anche alla storia di prodotti e aziende e all’estro dei designer e in questo gli italiani spesso dimostrano di avere veramente una marcia in più.

Oggi la Cina affronta un momento complesso e i suoi rapporti con l’estero sono in molti casi congelati, ma presto tornerà ad essere uno dei principali mercati ai quali guardare se si vuole crescere, in un settore, come quello dell’interior design sempre più complesso e decisamente competitivo.

Lorenzo Renzulli

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