Ultima modifica 19/10/2023
Il coreografo e danzatore Jacopo Jenna in residenza al Teatro Il Lavatoio di Santarcangelo con Danse Macabre: la prova aperta sabato 21 ottobre alle 18:00.
Qual è lo scopo dell’arte? Molte persone cercano nell’arte una rassicurazione, vogliono sentirsi confortati dalla bellezza di un mondo che sembra perfetto e immutabile, che non si lascia turbare dal corso degli eventi. Il compito più grande dell’arte però, è quello di smuovere le coscienze, di far riflettere, ma soprattutto di turbare. L’arte turba scavando dentro di noi. Suscita emozioni forti e intense, esplora la complessità e la contraddittorietà di ogni essere umano, mettendo in evidenza le fragilità, le passioni, ma soprattutto le paure.
Danse Macabre! di Jacopo Jenna
L’artista Jacopo Jenna con la sua performance “Danse Macabre!” vuole sfidarci in una danza verso l’ignoto.
Jacopo Jenna è coreografo, performer e filmaker. La sua ricerca indaga il corpo in relazione al movimento, attraverso un dialogo che investe la danza, la coreografia e il video generando diversi contesti performativi.
L’evento al Teatro Il Lavatoio di Santarcangelo
Sabato 21 ottobre, alle ore 18:00, il Teatro Il Lavatoio apre al pubblico per la restituzione del percorso di residenza del coreografo e danzatore Jacopo Jenna, all’interno della rete Anticorpi XL, Network Giovane Danza D’autore coordinato da L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino. Al termine dello spettacolo, la compagnia e il pubblico saranno ospiti di OltreBorgo (via Cavour, 14) per un drink insieme.
Dopo la prova aperta di Santarcangelo, lo spettacolo debutterà a Danae festival di Milano, il 27 e 28 ottobre.
“Danse Macabre!” è un invito austero a danzare verso l’ignoto, legando e affermando relazioni con il mondo attuale. La danza macabra, tra le tematiche iconografiche più sviluppate della storia dell’arte occidentale, è una tradizione tardo-medievale che combina arte visiva, architettura, poesia e altri linguaggi.
La performance, che si avvale della collaborazione dell’artista visivo Roberto Fassone, ricerca un’esperienza di spostamento percettivo, sondando la materia oscura dell’immaginazione. Immaginare significa creare immagini interne, senza regole fisse, e collegarle fra loro fino a generare fantasie o storie che esistono dentro di noi e non nella realtà.
Che cos’è il Santarcangelo Festival?
Santarcangelo Festival è uno dei più importanti festival italiani dedicati al teatro contemporaneo, alla danza e alle arti performative, nonché il più antico e longevo, fondato nel 1971.
Il Festival vuole raccontare le visioni alternative della realtà di artiste e artisti che hanno scelto di andare oltre l’ordinario. Le proposte artistiche di quest’anno hanno visto il reale e il vissuto che incontra ciò che è potenziale e immaginario, mettendo tutto in discussione. Le performance artistiche sono state infatti un invito a riflettere, a creare prospettive differenti sulle comunità e sulle relazioni del presente e del prossimo futuro.
Durante il Santarcangelo Festival il piccolo paese non è stato solo un luogo che ospita il Festival, ma una città-festival, una città-dialogo, una città-incontro, una città-festa. Il motto del Festival di Santarcangelo 2023 è proprio enough not enough.
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