Ultima modifica 25/05/2021
Un mobile in legno ha da sempre il suo fascino. Soprattutto se antico. Intarsiato, decorato o decapato un mobiletto in legno può rovinarsi con il passare del tempo. In questo articolo vediamo come restaurare un mobile antico in legno, quali sono le tecniche e prodotti migliori per farlo al meglio.
Si può restaurare un mobile vecchio da soli? Come riparare i buchi, difetti o rinnovare il look con una nuova vernice colorata?
Attraverso le tecniche e prodotti adatti, si può donare una nuova vita ai mobili in legno, personalizzare l’aspetto classico originale, oppure delineare un nuovo stile d’arredo; dallo stile shabby ad uno più decor.
Carteggiare, verniciare, cerare e oliare un mobile in legno può non essere facile, ma sono processi fondamentali per un buon restauro di un mobile.
Ho voluto intervistare Chiara Pagliari, decoratrice professionista per conoscere le modalità esatte per poter procedere da soli nel restauro ( e anche quando capire di aver bisogno di un professionista).
Ecco di seguito l’intervista con le relative risposte, buona lettura!
Indice
Sverniciare un mobile antico in legno: qual’è la tecnica?
I metodi per sverniciare un mobile sono principalmente quattro, tre dei quali praticati quasi sempre da professionisti. Ora te ne parlo.
Sverniciare un mobile meccanicamente
Meccanicamente: tramite l’utilizzo del raschietto rigido da falegnameria con lama a filo e scalpelli da intaglio: il concetto è quello di far saltare e sollevare la vecchia vernice presente e riportare a vivo il legno.
Sverniciare un mobile chimicamente
Chimicamente, tramite l’utilizzo di svernicianti appositi ad acqua, applicabili a pennello o a straccio, che vanno a sciogliere la vernice sottostante per renderne più agile la rimozione tramite una semplice spatola da stucco.
Sverniciare un mobile antico a caldo
A caldo, tecnica più indicata per rimuovere vecchi smalti; si tratta di portare ad alta temperatura la vecchia vernice con l’utilizzo di un phon industriale e contemporaneamente sollevarla con una spatola apposita. Tecnica un po’ invasiva perché potrebbe riscaldare eccessivamente il legno e bruciarlo/carbonizzarlo.
Sverniciare un mobile antico in legno a mano
A mano tramite macchina levigatrice meccanica: metodo utilizzato anche in ambiente casalingo. Applicando alla macchina della carta vetrata di diversa grana, si procede manualmente alla sverniciatura, andando così a togliere gli strati di colore o di vernice già presenti sul mobile e riportando a vivo il legno.
Fai da te: come restaurare un mobile antico in legno
Ecco un esempio di un mobile restaurato a mano da Steve Santonocito. La tecnica utilizzata è stata quella di carteggiare il mobile a mano, in questo modo il mobile è tornato al suo legno naturale. A questo punto, è stato verniciato completamente con il pennello con uno smalto naturale (all’acqua).
Come finitura finale è stato utilizzato l’olio protettivo rigorosamente all’acqua. Sono state ripristinate le ante originali del mobiletto con un piccolo dettaglio “campagnolo” con rete metallica del pollame!
Cosa ne pensi?
Decorare un mobile in legno a mano: come si procede?
Decorare un mobile richiede sempre dei passaggi obbligatori, indifferentemente dalla tipologia di materiale che lo costituisce. Dopo la carteggiatura con carta vetrata o con la levigatrice, l’applicazione del primer è fondamentale per esempio. Certamente questo cambierà a seconda del materiale sia utilizzato per la decorazione, che per il materiale di cui è fatto il mobile.
Cambia la tecnica in base al materiale del mobile
Se si sceglie di decorare il mobile con colori ad acqua è buona abitudine proteggerlo a fine lavoro con della vernice trasparente o della cera. Io personalmente anche se utilizzo degli smalti ad acqua, preferisco sempre dare una mano di vernice così da essere ulteriormente sicura di aver sigillato bene il tutto.
Utilizzo della vernice o smalto
A maggior ragione la vernice va utilizzata se si usano idropitture diverse dagli smalti, anche se con all’interno del fissativo. Cosa sconsigliata perché non hanno una buona tenuta come lo smalto o le vernici, quindi espongono il lavoro ad una più facile e veloce usura. Differentemente invece, se si decide di optare per vernici sintetiche per la decorazione del mobile, non sarà necessario proteggere ulteriormente in fase finale. Però è sempre bene utilizzare questi prodotti in ambienti esterni e con mascherine che riparino dalle esalazioni chimiche di questi.
Il resto cambia in base al progetto di decorazione che si è costruito su quel mobile specifico. Solitamente la fase iniziale è di ricerca, accompagnata da bozzetti e dal riscontro del cliente; essa si conclude con il preventivo e una volta deciso il tutto si procede con il lavoro vero e proprio.
Come decorare un mobile antico con carta da parati
Solitamente la decorazione di un mobile con carta da parati è riservata alla parte interna, come rifinitura per dare al mobile un unico sapore, ma si può tranquillamente applicarla anche all’esterno. Per prima cosa bisogna tagliare i pezzi di carta quasi a misura delle diverse parti dove verrà applicata, stando attenti che il disegno coincida ed abbia una continuità.
Come stendere la colla ed evitare bolle d’aria
Successivamente si stende la colla per carta da parati (una colla apposita che si può trovare nei negozi e sui siti online di fai da te), sia sulla carta che sul legno o su qualsiasi materiale sia fatto il mobile. Dopo aver aspettato un tempo variabile (anche questo dipende dal tipo di colla) si applica la carta sulle parti interessate, stendendola delicatamente dall’alto verso il basso con l’utilizzo di una spatola in plastica o un panno asciutto, in modo tale da far aderire uniformemente la carta, evitando la formazione di pieghe o di fastidiose bolle d’aria.
Rimuovere gli eccessi della carta da parati
Una volta completato il procedimento e dopo aver lasciato tirare sufficientemente la carta, si procede alla rimozione degli eccessi con un taglierino ben affilato. Per quanto riguarda la presenza di bolle, è possibile farle riaderire alla superficie andando a sottrarre l’aria al loro interno. Per utilizzare questo metodo servirà una semplice siringa con ago, in modo tale da estrarre l’aria utilizzando lo stantuffo.
Tinteggiare un mobile vecchio in legno
I materiali per tinteggiare un mobile sono veramente tantissimi, ma generalmente si dividono in due grandi macrocategorie: le tinture ad acqua e le tinture a solvente.
Tinture ad acqua o le tinture a solvente?
Su legno grezzo o comunque portato allo stato naturale, carteggiato e pulito dai residui di polvere ed eventuale pittura o colla, si stende sulla parte interessata uno strato ben tirato di primer apposito, una volta lasciate passare alcune ore (la tempistica cambia a seconda della qualità di primer utilizzato) con un pennello o con un rullo, o addirittura ad aerografo, stendere la tintura scelta (diluita con acqua o con diluente sintetico in caso di pitture sintetiche) stando molto attenti a rimuovere l’eccesso dagli spigoli e dalle parti in rilievo, in modo da evitare così gocce ed accumuli di colore.
Si raccomanda sempre, ed a maggior ragione nel caso di utilizzo di materiali sintetici, di eseguire l’intero processo all’aperto o in un luogo non quotidianamente abitato, in modo tale da evitare sollevamento di polvere eccessiva e l’inalazione di essa insieme al fastidioso e persistente odore delle tinture sintetiche.
Decapare un mobiletto in stile shabby
La tecnica Shabby Chic regala alla nostra casa un lontano sapore di Provenza, o dei cottage immersi nel verde in mezzo alla campagna inglese. Spesso la si trova in tutte le sfumature dei panna o di tinte pastello molto chiare.
Tecnica per decapare un mobile
La tecnica sta nel creare una sorta di patina, o decapataura, effetto delabré. Il processo è diverso da quello solito che si utilizza per la tinteggiare un mobile, infatti non è necessaria la stesura di un primer, proprio perché attraverso strumenti appositi si va a rovinare il colore steso a mano unica precedentemente, in modo da far uscire il colore naturale del nostro legno.
Se non si desidera avere questo effetto si può attuare la tecnica anche usando un colore di base, che risulterà visibile una volta che andremo a carteggiare e a sfregare il secondo colore applicato sopra. Importante è , una volta avuto il risultato finale, la fase di pulitura da ogni residuo di polvere, che ci permette poi di andare a sigillare il nostro lavoro con la cera ed a mantenerlo duraturo nel tempo.
Mobile in legno: come si toglie la cera?
Importante innanzitutto, sapere che per togliere la cera non va mai utilizzato uno sverniciante, ma un decerante. Per sapere se il nostro mobile su cui vogliamo intervenire sia cerato, basterà versare una piccola quantità di acqua su di esso, nel caso affermativo si formerà un alone bianco la dove era stata versata l’acqua. Un decerante di buona qualità non andrà mai ad intaccare la natura del legno sottostante, rispetterà le fibre di esso senza alterarle.
L’applicazione di questo materiale viene eseguita tramite la pagliuzza\lana d’acciaio o con un panno di cotone(che non lasci residui), sempre nel verso della venatura del legno e sempre partendo da piccole zone. Per rimuovere gli eccessi basterà pulire la superficie con una spugna o un panno pulito.
Riparazione dei mobili con parti mancanti
Solitamente, quando un vecchio mobile è veramente mal messo, ha parti mancanti, come intarsi e decorazioni a rilievo o addirittura parti strutturali, ci si rivolge ad un professionista.
Il restauratore, abile nel suo mestiere, provvederà a riportare a nuovo il mobile ricostruendo a mano e attraverso strumenti di lavorazione (scalpelli da intaglio e frese) e macchinari appositi, le parti mancanti. Se invece il mobile in questione ha piccoli difetti, è possibile mascherarli e restaurarli grazie allo stucco per legno. Materiale facilmente reperibile online e in tutti i negozi del fai da te.
Impiallacciatura: come restaurare un mobile?
L’impiallacciato è da sempre un materiale molto delicato, essendo un rivestimento sottile e quindi difficile da restaurare. Nel caso l’impiallacciatura presenti un rigonfiamento o un distacco dal legno sottostante, si pratica un’incisione sulla parte interessata seguendo la venatura (mai al traverso), successivamente si riempie la zona sotto il rigonfiamento di colla per legno, facendone uscire l’eventuale eccesso applicando una leggera pressione su di essa.
Ecco la tecnica per un mobile impallicciato
A questo punto si copre con un foglio di carta l’incisione e aiutandosi con un pezzo di legno si pressa il tutto in una morsa; la carta si interpone per evitare che il legno applicato per la pressa si incolli alla impiallacciatura, essendo essa poi facile da carteggiare e rimuovere.
Ad avvenuta essiccazione della colla si rimuove dalla morsa il tutto e si continua la lavorazione del piano, utilizzando un fondo da stendere se necessario e la vernice catalizzata: una vernice con in aggiunta un componente che accelera il processo di tiratura ed essiccazione della parte. Per ottenere la migliore miscelazione dei componenti è importante catalizzare la vernice prima di diluirla.
Come restaurare un mobile antico laccato
Quando un mobile è laccato e presenta piccole imperfezioni da eliminare, il restauro diventa totale, essendo la vernice applicata a spruzzo. Per ottenere un eccellente risultato, in linea con le altre parti del mobile, si interviene sull’intera parte da restaurare e non localmente.
L’effetto finale sarà una superficie opaca, satinata o lucida, perfettamente liscia e senza imperfezioni. Questa tecnica solitamente viene svolta a livello industriale, per portare a nuovo mobili o elementi che nascono già industrialmente. Ma è possibile attuarla anche a mano per piccole superfici.
Manutenzione dei mobili antichi in legno
Un mobile in legno che sia decorato o meno, ha sempre bisogno di essere nutrito. Il materiale migliore è la cera trasparente o leggermente pigmentata per ravvivare il colore.
Stendere la cera per avere una superficie liscia
La stesura è molto semplice, mediante un pennello apposito o a straccio. Passato qualche minuto si procede alla tiratura della cera con un panno di lana, così da far risultare la superficie liscia e leggermente riflettente, perfettamente protetta.
Olio per preservare mobili allo stato naturale
Un altro materiale utilizzato è l’olio, in commercio esistono di vari toni e di varie tipologie. Il suo utilizzo è però riservato per quei mobili che sono allo stato naturale, senza essere ricoperti da vernici colorate e da decorazioni.
Come restaurare un mobile antico tarlato: prodotti e tecnica
In commercio sono presenti molti prodotti che permettono di combattere la presenza dei tarli, anche dal facile e quotidiano utilizzo. Spesso sono materiali sotto forma di spray o prodotti chimici a pennello. Per quanto riguarda il restauro, la questione si fa più complicata, perché ad eseguire il lavoro deve essere un professionista.
Trattamento anti-tarlo
Uno dei trattamenti anti-tarlo utilizzato è quello con i forni, dopo aver tenuto il mobile ad una temperatura elevata per l’eliminazione dei tarli, verrà carteggiato e riempiti i buchi con lo stucco per legno. Ad avvenuta essiccazione si applicherà un primer catalizzato. Questa alternanza primer/stucco si può applicare anche 2 o 3 volte, per essere sicuri di coprire/riempire tutti i fori causati dalla tarlatura. Come ultimo passaggio, si applica la vernice e se è da progetto, si procede con la decorazione del mobile.
Ecco un prodotto Amazon utile per il trattamento antitarlo:
Allora cosa ne pensi, hai un’idea più precisa di come poter restaurare un mobile antico?
Gloria Gargano– founder Glamcasamagazine
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