Dieter Rams, una delle figure più influenti nel mondo del design industriale, ha rivoluzionato il concetto di estetica e funzionalità con la sua filosofia del “less but better”. Pioniere del design sistemico, Rams ha creato prodotti iconici per Braun e Vitsœ, introducendo un approccio innovativo che considera ogni oggetto come parte di un sistema integrato. I suoi “Dieci Principi del Buon Design” continuano a ispirare generazioni di designer, promuovendo l’importanza della sostenibilità, dell’onestà e della semplicità nel design. Scopriamo insieme la vita, il lavoro e l’eredità di questo maestro del design.
Indice
Chi è Dieter Rams?
“Ciò di cui abbiamo bisogno è: meno, ma meglio.” Con queste parole, Dieter Rams riassume l’essenza della sua filosofia di design, che ha influenzato generazioni di designer e ridefinito il concetto di estetica e funzionalità nel mondo moderno. Nato a Wiesbaden nel 1932, Rams è una figura centrale nel panorama del design industriale e sistemico. La sua carriera è un racconto affascinante di innovazione, dedizione e una profonda comprensione del ruolo del design nella vita delle persone.
Sai perchè è chiamato il pioniere del design sistemico?
Dieter Rams è considerato il pioniere del design sistemico per il suo approccio innovativo che vede gli oggetti come parti di un sistema integrato. Questo concetto, sviluppato durante la sua collaborazione con la Scuola di Ulm, si concentra sulla coerenza, la funzionalità e la sostenibilità dei prodotti. Rams ha introdotto l’idea di progettare dall’interno, assicurando che ogni componente si armonizzi con le altre, come nel caso del 606 Universal Shelving System per Vitsœ. Questo metodo ha influenzato profondamente il design contemporaneo, ispirando figure come Jonathan Ive di Apple.
Vita e formazione di Dieter Rams
Dieter Rams cresce in un ambiente in cui l’artigianato e la precisione manuale erano altamente valorizzati. Suo padre, un carpentiere specializzato nella rifinitura manuale di superfici, gli trasmette l’amore per il lavoro ben fatto. A 17 anni, Rams si iscrive alla Werkkunstschule di Wiesbaden, che lui definisce “una piccola Bauhaus” per il suo approccio hands-on e lo studio di tecniche come i giunti di legno. Qui, Rams sviluppa un forte interesse per l’architettura e il design, formandosi come architetto.
Dopo una pratica a Francoforte presso lo studio dell’architetto Otto Apel, Rams ottiene una commessa dall’azienda di elettrodomestici dei fratelli Braun per l’ampliamento della loro sede cittadina. Questo incontro segna il suo definitivo ingresso nel mondo del product design.
L’Esperienza con Braun
L’Ascesa a Capo del Dipartimento di Design
Nel 1961, Rams diventa capo del dipartimento di design di Braun, facendola crescere e sviluppare attraverso una collaborazione con la Hochschule für Gestaltung di Ulm (HfG), la celebre Scuola di Ulm erede dei principi del Bauhaus. In questo contesto, Rams collabora con Hans Gugelot per la creazione del radiofonografo Braun SK4, destinato a diventare un’icona di design grazie alla sua modularità, linee pulite e approccio sistemico.
Rams credeva che il design dovesse essere “meticoloso fino all’ultimo dettaglio”. Questo approccio lo porta a creare prodotti come la radio portatile a transistor Braun T3 (1958) e il sistema TP1 (1959), che integrava una radio a transistor e un giradischi portatile. La filosofia di Rams si riflette anche nei rasoi elettrici della linea Sixtant, nei primi sistemi home stereo e negli orologi come il Phase 1 (1971).
La teoria del “good design” e i 10 principi fondamentali
Dieter Rams, ispiratore di filosofi del design come Jonathan Ive per Apple, ha sviluppato una visione sistemica del design che pensa gli oggetti dall’interno, basata su una ricerca iniziata con la Scuola di Ulm. La sua teoria del “good design”, antesignana delle moderne attenzioni alla sostenibilità e alla lotta all’obsolescenza programmata, è distillata nel principio “less but better” e in dieci principi fondamentali.
Per Rams, il buon design deve essere innovativo, utilizzando nuove tecnologie per creare miglioramenti reali. Deve creare prodotti utili, soddisfacendo funzioni primarie e risolvendo problemi reali. La bellezza è parte integrante della funzionalità: un buon design è estetico, piacevole alla vista e al tatto.
Deve essere comprensibile, intuitivo e facile da capire, e onesto, evitando di ingannare il consumatore. Un buon design è durevole, resistendo alla prova del tempo, e meticoloso, curato nei minimi dettagli, dimostrando rispetto per l’utente.
La sostenibilità è essenziale: un buon design è amico dell’ambiente, conservando risorse e minimizzando gli sprechi. Inoltre, deve essere discreto, lasciando spazio all’espressione personale dell’utente senza imporre la propria presenza.
Infine, un buon design è minimale, concentrandosi sugli aspetti essenziali senza elementi superflui.
Questi principi riflettono la filosofia di Rams, che vede il design non solo come estetica, ma come un impegno verso innovazione, onestà e sostenibilità.
La Collaborazione con Vitsœ, Il 606
Nel 1959, Dieter Rams iniziò una collaborazione con Vitsœ, un’azienda tedesca di mobili che condivideva la sua visione di design modulare e funzionale. Questa collaborazione non fu un semplice sodalizio professionale, ma un incontro di menti affini che cercavano di rivoluzionare il modo in cui le persone vivevano e interagivano con i loro spazi.
Il 606 Universal Shelving System
Il capolavoro di questa collaborazione è senza dubbio il 606 Universal Shelving System, introdotto nel 1960. Questo sistema di scaffalature modulare è un emblema della filosofia di Rams: funzionalità, estetica e adattabilità. Progettato per essere estremamente versatile, il 606 può essere configurato in innumerevoli modi per adattarsi a qualsiasi spazio e necessità.
“Indietro negli anni Sessanta e Settanta, la modularità e la flessibilità non erano comuni come lo sono oggi,” spiegava Rams. “Noi volevamo creare qualcosa che fosse non solo funzionale, ma che potesse adattarsi ai cambiamenti nella vita delle persone.”
Questa dichiarazione rifletteva la visione di un design che non si limitasse a un momento specifico, ma che evolvesse con l’utente, fornendo soluzioni durature e personalizzabili.
Un Design per la Vita
Il 606 Universal Shelving System è caratterizzato da linee pulite e un’estetica sobria, perfettamente in linea con i principi di Rams. Ogni componente è progettato per essere sostituito, aggiornato o riorganizzato, garantendo che il sistema possa evolversi con il passare del tempo. Questa attenzione alla sostenibilità e alla durabilità è un marchio distintivo del lavoro di Rams e della filosofia di Vitsœ.
Rams credeva fermamente che il buon design dovesse essere “meticoloso fino all’ultimo dettaglio”. Ogni elemento del 606 è stato progettato con precisione e cura, dimostrando rispetto per l’utente e impegno verso l’eccellenza.
Nulla deve essere arbitrario o lasciato al caso. La cura e la precisione nel processo di progettazione mostrano rispetto per il consumatore, diceva Rams.
Un’Eredità Duratura
La collaborazione con Vitsœ non solo ha prodotto uno dei sistemi di arredamento più iconici e longevi della storia del design, ma ha anche cementato l’eredità di Dieter Rams come un visionario che ha saputo anticipare le esigenze future e rispondere con soluzioni innovative. Il 606 Universal Shelving System è ancora in produzione oggi, un testamento alla sua qualità e rilevanza duratura.
In un mondo sempre più dominato dal consumismo e dalla produzione di massa, la partnership tra Rams e Vitsœ ci ricorda l’importanza di un design che sia non solo bello, ma anche etico e sostenibile. Rams e Vitsœ hanno dimostrato che è possibile creare prodotti che migliorano la nostra vita quotidiana senza compromettere il futuro del nostro pianeta.
Il Documentario “Rams” di Gary Hustwit
La vita e il lavoro di Dieter Rams sono stati oggetto di numerosi documentari e pubblicazioni. Nel 2018, il regista Gary Hustwit ha realizzato “Rams”, un documentario che esplora la vita, il lavoro e l’eredità di Dieter Rams. Questo film offre uno sguardo intimo sul pensiero e sulla filosofia di Rams, presentando interviste esclusive e un accesso senza precedenti ai suoi archivi personali.
“Un buon design è il minimo design possibile,” afferma Rams nel documentario, ribadendo la sua dedizione a una semplicità che è allo stesso tempo funzionale e esteticamente piacevole.
Conclusione
Dieter Rams ha sempre esercitato attivamente il suo ruolo di ispiratore di filosofie del design, anche attraverso la sua attività didattica all’Università di Amburgo e l’incarico di presidente del German Design Council.
I pezzi creati alla Braun durante i suoi anni di direzione sono parte della collezione del MoMA di New York e hanno guadagnato Rams un riconoscimento globale. Al suo lavoro sono state dedicate numerose mostre, tra cui la retrospettiva del Museum für Angewandte Kunst (MAK) di Francoforte nel 2002, le esposizioni del SFMOMA di San Francisco nel 2011 e del Vitra Design Museum di Weil am Rhein nel 2016.
Gloria gargano – founder Glamcasamagazine.it
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