Ultima modifica 27/07/2021
Castel Sant’Angelo è uno degli edifici storici più noti di Roma, fu costruito nel 123 d.C. come sepolcro di famiglia per l’imperatore Adriano. Altre costruzioni simili di epoca romana furono nei secoli spogliate, depredate e in molti casi del tutto distrutte, mentre il destino di Castel Sant’Angelo fu diverso e decisamente atipico. Ha attraversato numerose fasi e altrettante trasformazioni, accompagnando per quasi 2000 anni la storia della nostra capitale.
Da monumento funerario a fortificazione, da carcere a splendida dimora rinascimentale, Castel Sant’Angelo con le sue possenti mura e le fastose sale riccamente affrescate è oggi un museo e continua a legare la sua storia a quella della Città Eterna, cornice ideale dove passato e presente dialogano in modo preferenziale.
Indice
Cosa c’è all’interno di Castel Sant’angelo?
Castel Sant’Angelo si articola su ben sette differenti livelli ed è un continuo susseguirsi di cortili, bastioni, terrazzamenti, sale, loggiati e vari altri spazi, comprese delle prigioni. Tra le cose più belle e interessanti da vedere all’interno di Castel Sant’Angelo ci sono sicuramente il cortile del Salvatore, quello detto “delle fucilazioni”, il mausoleo di Adriano con la sua Sala delle Urne. Le anguste prigioni e il cortile dell’Angelo. Importanti sono anche le Sale di Clemente VIII, il cortile di Alessandro VI o dell’olio, il cortiletto di Leone X e gli appartamenti privati di Clemente VII, la sala Paolina e la sala del Tesoro.
Il cortile del Salvatore
Ogni visita a Castel Sant’Angelo ha inizio con il Cortile del Salvatore, uno stretto spazio che deve il suo nome ad un busto di Cristo del XV secolo. Dal Cortile si passa all’ambulacro di Bonifacio IX per poi proseguire verso il Cortile delle fucilazioni dove in passato avvenivano le condanne a morte.
Il Mausoleo di Adriano
Scendendo per circa 3 metri degli scalini in ferro si giunge a quello che era il piano di calpestio originario del mausoleo di Adriano. Per spostarsi al piano superiore si può percorrere la Rampa elicoidale che porta al cuore dell’intera colossale struttura, ovvero la Sala delle Urne, al centro esatto dell’edificio. Anticamente doveva di certo essere splendida, ma oggi rimane poco o nulla dei suoi antichi fasti.
Le prigioni
Una delle parti senza dubbio più suggestive di Catel Sant’Angelo sono le sue piccole e anguste prigioni, sostanzialmente delle nicchie dove soggiornarono i cardinali accusati di tramare contro il Papa, ma anche umanisti considerati scomodi per le loro idee non allineate alla dottrina cristiana, come ad esempio Giordano Bruno.
Sempre nella zona delle prigioni ci sono le oliare, 83 giare dove di conservava l’olio, ed enormi silos dove veniva invece stipato il grano, in modo che la fortezza fosse autosufficiente durante gli assedi.
Le Sale di Clemente VIII
Le Sale di Clemente VIII sono caratterizzate da particolari originali, come il piccolo buco sul pavimento che probabilmente rappresentava una via di fuga in caso di imminente pericolo. Interessante anche la Sala della Giustizia dove venivano giudicati e in genere sempre condannati a morte i malcapitati di turno.
Il Cortile di Alessandro VI
Il Cortile di Alessandro VI è conosciuto con diversi nomi, è detto tra gli altri: Cortile dell’Olio, o Cortile del pozzo, per via dello stupendo pozzo che vi si trova, ma anche Cortile del teatro, in quanto ospitava rappresentazioni teatrali.
La Sala Paolina
La Sala Paolina è uno degli ambienti più affascinanti di tutto il complesso romano, ha decori preziosi e curatissimi. Da questa sala riccamente decorata si accede alla Sala del Perseo, così chiamata per i motivi che raffigurano proprio questo eroe della mitologia.
La Sala del tesoro
Questa sala nel corso degli anni fu adibita a prigione e a testimonianza di ciò restano dei graffiti incisi sugli armadi dai prigionieri disperati. Stessa sorte toccò alla Cagliostra, stanza che prende il nome dal suo più illustre ospite, o meglio prigioniero il Conte di Cagliostro.
La terrazza
La terrazza di Castel Sant’Angelo in genere è l’ultima tappa di ogni visita a questo monumentale complesso romano, dominata dalla grande statua dell’Arcangelo Michele e dalla campana dei condannati, così chiamata in quanto i suoi rintocchi segnavano sempre la condanna a morte di qualcuno, permette di avere una splendida vista sulla città di Roma.
Cosa rappresenta Castel Sant’angelo?
Castel Sant’Angelo fu costruito come sepolcro dell’imperatore Adriano e della sua famiglia, nel corso dei secoli fu poi adibito a varie differenti funzioni: fortezza, luogo di prigionia, residenza signorile, museo e sede di eventi culturali di vario tipo. Oggi è un simbolo importante per la Città di Roma e uno dei suoi monumenti più noti e riconoscibili a livello internazionale.
Quanto tempo ci vuole per visitare Castel Sant’angelo?
Castel Sant’Angelo ha molto da offrire e la durata della visita dipende da cosa si vuole vedere e da quali sono i propri interessi, senza dubbio se si opta per delle visite guidate o comunque lo si visita in questo periodo con accessi contingentati a causa delle norme di sicurezza sanitaria, è molto più facile determinare un tempo per la visita, che è di 1 ora e 30 minuti.
Oggi sono previste varie fasce orarie con un massimo di 220 ingressi per fascia, che come detto sono di 1 ora e mezza. Si inizia con la fascia 9:00-10:30 e si termina con quella 18:00-19:30. Ad ogni modo per avere conferma degli orari e prenotare una visita in piena sicurezza sarà bene visitare il sito ufficiale di Castel Sant’Angelo, visto che possibili cambiamenti, anche piuttosto repentini, in questo periodo non sono assolutamente da escludere.
Quanto costa il biglietto per Castel Sant’Angelo?
Il biglietto a prezzo pieno per la visita a Castel Sant’Angelo ha un costo di 13 euro, ma sono disponibili anche biglietti ridotti, con tariffe agevolate pensate ad esempio per i cittadini dell’Unione europea di età compresa tra 18 e 25 anni.
Ci sono poi anche varie categorie che hanno diritto all’ingresso gratuito, come i ragazzi di età inferiore ai 18 anni (di qualunque nazionalità), i docenti italiani in possesso di idonea documentazione, gli studenti universitari di varie facoltà, tra cui architettura, conservazione dei beni culturali e scienze della formazione, così come gli studenti delle Accademie di Belle Arti; le guide turistiche e gli interpreti nell’esercizio della propria attività; il personale del Ministero dei Beni e delle Attività culturali, ecc.
Inoltre sono periodicamente previste delle giornate in cui l’ingresso è gratuito per tutti. Sarà sempre bene contattare la biglietteria per avere informazioni aggiornate.
Chi abita a Castel Sant’Angelo?
Oggi Castel Sant’Angelo è un museo statale, di proprietà della Repubblica Italia e gestito dal Ministero dei Beni Culturali, ma è anche la residenza estiva del Pontefice.
Il primo appartamento papale di Castel Sant’Angelo fu voluto da Niccolò V Parentuccelli (1447-1455) che vi si trasferì considerandolo più sicuro della sua residenza nel Palazzo Lateranense in Vaticano. La residenza quattrocentesca sorse sul livello più alto del cilindro del mausoleo e si sviluppò ai lati di una torre quadrangolare, ancora visibile al centro dell’edificio, che inglobava la struttura romana originale.
La sala principale del primo piano degli Appartamenti papali è la cosiddetta Sala di Apollo, il grande salone con volta a botte che deve il suo nome al ciclo di affreschi fatto realizzare da Paolo III Farnese nel 1547.
L’appartamento papale divideva due cortili semicircolari con funzioni diverse: a ovest il Cortile dell’Angelo, che era una piazza d’armi, a est il Cortile di Alessandro VI, un ambienti di servizio.
Alessandro VI Borgia fece poi costruire una nuova ala residenziale a ridosso del Bastione San Giovanni oggi (non più esistente), che venne decorata dal Pinturicchio.
Come entrare dentro Castel Sant’Angelo?
Da maggio 2021 il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo ha riaperto al pubblico, dopo i lunghi mesi dell’emergenza sanitaria dovuti al COVID-19. Per entrare dentro Castel Sant’Angelo è obbligatorio indossare una mascherina a copertura totale di naso e bocca, che andrà rigorosamente indossata per tutta la durata della visita.
Ciascun visitatore sarà sottoposto all’ingresso ad un controllo obbligatorio della temperatura corporea e sarà negato l’accesso a tutti coloro che supereranno i 37.5 °C.
Bisognerà rispettare la propria fascia oraria di visita e all’interno del Museo si dovrà sempre tenere un’adeguata distanza interpersonale ed evitare assembramenti. Si raccomanda di seguire con attenzione tutte le regole e le indicazioni riportate negli appositi cartelli allestiti all’interno del museo.
Dove acquistare i biglietti per Castel Sant’Angelo?
Per visitare il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo è possibile effettuare prenotazioni e acquisto di biglietti comodamente online, direttamente dal sito del Ministero, che dedica una sua sezione a questo importante monumento romano.
È anche attivo un call center grazie al quale poter ricevere informazioni ed effettuare prenotazioni. Oltre al museo va poi detto che Castel Sant’Angelo ospita spesso mostre temporanee di arte contemporanea, concerti e altri eventi che possono prevedere un biglietto separato, anche con altri canali di vendita.
Quali musei gratis a Roma?
A Roma ci sono tanti musei gratuiti molto interessanti, tra i quali: il Museo delle mura, Museo Barracco, Villa di Massenzio, Museo Carlo Bilotti, Museo Napoleonico, Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina, Museo di Casal de’ Pazzi, Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri, Museo storico della liberazione, Galleria dell’Accademia di San Luca e il Museo numismatico della Zecca Italiana.
A Roma tutti poi possono entrare gratuitamente nei musei statali e comunali la prima domenica di ogni mese. Tra i musei che aderiscono all’iniziativa denominata “domenica al museo” c’è Castel Sant’Angelo, che sta in ottima compagnia assieme al Colosseo, Galleria Borghese, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna (GNAM), il Museo nazionale di Palazzo Venezia, quello dell’Alto Medioevo, il Museo nazionale degli Strumenti Musicali, gli Scavi di Ostia Antica, il Museo Ostiense, il Mausoleo di Cecilia Metella, le Terme di Caracalla, Villa dei Quintili, Villa Adriana a Tivoli, Villa d’Este a Tivoli, i Musei Capitolini, i Mercati di Traiano, il Museo dell’Ara Pacis, il Museo di Roma in Palazzo Braschi, il Museo di Roma in Trastevere, i Musei di Villa Torlonia, il Museo Civico di Zoologia, la Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale e altri. I Musei Vaticani consentono invece l’ingresso gratuito l’ultima domenica del mese.
Chi è seppellito a Castel Sant’Angelo?
Castel Sant’Angelo nasce come Mausoleo di Adriano e ospitò i resti dell’imperatore e di sua moglie Sabina, dell’imperatore Antonino Pio e la moglie Faustina maggiore e di tre dei loro figli, di Lucio Elio Cesare, di Commodo, dell’imperatore Marco Aurelio e di tre dei suoi figli, dell’imperatore Settimio Severo, di sua moglie Giulia Domna e dei loro figli. Per circa 150 anni il mausoleo accolse i resti degli Antonini. L’ultimo imperatore ad essere stato sepolto qui fu Caracalla. Il mausoleo, oltre ad accogliere la sua salma, ospitò poi quelle dei suoi successori almeno fino al suo inserimento nella cinta muraria, come voluto dall’imperatore Aureliano nel 271 d.c.
Come si chiama l’angelo di Castel Sant’Angelo?
Il Mausoleo di Adriano venne chiamato Castel Sant’Angelo a partire dal 590 quando una grave pestilenza affliggeva Roma e si narra che l’arcangelo Michele apparve a Papa Gregorio I durante una processione proprio al Mausoleo. L’angelo ripose la sua spada nel fodero e il gesto venne interpretato come fine della peste, che infatti da li a poco cessò. In segno di riconoscenza in cima al monumento si collocò una statua dell’Angelo e il Mausoleo cambiò nome.
La statua ebbe poi una storia piuttosto travagliata, in origine era in legno e ben prestò si danneggiò e venne sostituita con una in marmo, che però venne distrutta durante l’assedio del 1379. Una nuova statua, con le ali in bronzo, venne colpita da un fulmine e distrutta nel 1497. Venne sostituita da una scultura in bronzo dorato che però non ebbe sorte migliore, venne infatti fusa per creare dei cannoni da usare contro i Lanzichenecchi nel 1527. Seguì un altro angelo in marmo e bronzo, fino ad arrivare al 1573 con la collocazione dell’angelo in bronzo che possiamo vedere ancora oggi, opera dello scultore fiammingo Pieter von Verschaffelt.
Cosa era prima Castel Sant’Angelo?
Castel Sant’Angelo è stato molte cose nel corso dei secoli e oggi è principalmente un museo aperto al pubblico. Nasce però come detto come mausoleo, ovvero sepoltura di famiglia per gli imperatori romani.
A cosa serviva il Castel Sant’Angelo?
In primis mausoleo, in seguito fortezza e al contempo residenza papale, ma anche prigione. Oggi ospita ancora la resistenza estiva del Papa, ma in gran parte è un museo.
Quando è stato creato Castel Sant’Angelo?
Castel Sant’Angelo fu costruito nel 123 d.C. nei secoli cambiò spesso destinazione d’uso e fu inevitabilmente soggetto a vari interventi di modifica, più o meno significativi che gli permisero di essere, monumento funebre, castello, prigioni, residenza papale, ecc.
Tra i tanti interventi vanno citati quelli voluti da Nicolò V nel 1447-1455, quando il castello venne dotato di residenza papale e di tre bastioni agli angoli del quadrilatero esterno. Venne anche rifatto Ponte Sant’Angelo, che era crollato in occasione delle manifestazioni giubilari.
Nel 1525 Clemente VII fece costruire la “Stufa”, una piccola stanza affrescata adibita a bagno privato, decorata con ornamenti profani, come delfini, conchiglie e personaggi mitologici e ancora oggi visitabile.
Nel 1630 Urbano VIII distrusse tutte le fortificazioni anteriori tra il ponte e il castello e trasferì sul lato destro il portone principale. Inoltre fece costruire anche una grande cortina muraria frontale.
Tra il 1667 e il 1669 Clemente IX fece collocare i dieci angeli in marmo sul Ponte Elio che da allora venne chiamato Ponte Sant’Angelo.
Quanto è alto Castel Sant’angelo?
Castel Sant’Angelo è alto 48 metri, circa come un moderno edificio di 15 piani. Si tratta di un complesso piuttosto imponente per l’epoca in cui è stato ideato e realizzato, si pensi ad esempio che il Pantheon, altro celebre monumento di Roma, si ferma a 43 metri.
Castel Sant’Angelo curiosità
Castel Sant’Angelo ha una storia lunga e veramente articolata e complessa inevitabilmente quindi ci sono tante curiosità che lo riguardano e che spesso non sono note ai più.
Oggi pensare a Castel Sant’Angelo è impossibile senza pensare anche a Ponte Sant’Angelo (detto anche Ponte Elio), che ha tra le sue peculiari caratteristiche delle splendide sculture del Bernini raffiguranti degli angeli. La curiosità è che in passato, prima delle statue, a ornare (per così dire) il ponte, c’erano a monito, le teste mozzate dei condannati a morte.
Castel Sant’Angelo ha ispirato nei secoli passati e anche nella contemporaneità, molti creativi: registi e cantautori (ad esempio). Dalla sua terrazza si getta Tosca nel terzo atto della celebre opera pucciniana. Il Castello appare anche nel colossal hollywoodiano Angeli e Demoni e nei videogiochi della serie Assassin’s Creed. Si tratta infatti di una delle architetture romane più note all’estero.
Castel Sant’Angelo prezzi (costo tickets) e orari di visita
Il costo del biglietto a prezzo pieno per la visita a Castel Sant’Angelo è di €13, ma sono previsti biglietti a tariffa scontata e ingressi omaggio per varie tipologie di visitatori. In occasione di diversi eventi periodici poi è possibile per tutti visitarlo gratis. La durata media della visita è di circa 1 ora e 30 e a causa delle norme anti covid si deve accedere previa prenotazione, in modo da gestire gli accessi nelle diverse fasce orarie evitando assembramenti.
Castel Sant’Angelo spiegato ai bambini
Una visita a Castel Sant’Angelo può essere molto stimolante anche per dei bambini e infatti sono numerose le scolaresche che vi fanno tappa. Per incuriosire prima e far appassionare poi i più piccoli alla storia, all’arte e all’archeologia non c’è nulla di meglio di raccontare loro aneddoti e storie, come quella della tomba dell’imperatore Adriano e della sua famiglia, collocata al di là del Tevere, che con il passare del tempo e delle invasioni barbariche iniziò ad essere danneggiata e venne poi inglobata nelle mura edificate a difesa del luogo più importante della cristianità, la Basilica di San Pietro. La tomba venne trasformata nella fortezza dei papi e in base ai periodi in castello, prigione, museo. Gli spunti e le opportunità per raccontare questa lunga e avvincente storia ai bambini, non mancano. Un possibile approccio è iniziare dal nome del castello e quindi dalla storia che vede coinvolti l’arcangelo Michele e Papa Gregorio I.
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