Ultima modifica 19/02/2024
L’arrivo dell’inverno porta spesso con sé la voglia di ritrovarsi davanti ad un caminetto acceso. Il camino è sempre stato il sogno di tanti di noi, il luogo perfetto dove ristorarsi e stare con le persone che amiamo. In questo articolo ti parlo dei migliori modelli di caminetti, dei prezzi e consumi e come abbinare il camino con stile nella propria casa.
Se per lungo tempo ha avuto un ruolo prettamente funzionale, quale unica fonte di calore di piccole case e grandi palazzi, oggi è a tutti gli effetti il protagonista indiscusso di tanti progetti di interior design.
Se state pensando di inserirlo nella vostra casa o di rinnovare quello che avete, ecco alcuni consigli utili per non sbagliare.
Indice
Scegliere il camino in base all’ambiente
Oggi la scelta del camino è sempre più spesso dettata da esigenze estetiche anzichè pratiche, questo perché lo “stile” della casa è un fattore maggiormente sentito rispetto al passato ed è diventato imprescindibile.
“Il punto focale” è un termine del gergo tecnico che indica il fulcro di ciascun ambiente attorno al quale sviluppare l’idea progettuale e descrive in modo efficace il cuore di ogni progettazione, il fulcro di ciascun ambiente. Questo è ciò che rappresenta il camino nelle case dove è inserito.
Ogni modello segue uno stile d’arredo
Individuare il modello in linea con l’arredamento è dunque fondamentale perché questo elemento si fonda con il resto dei complementi e diventi parte integrante dell’abitazione.
Saper ottimizzare ogni angolo della casa è alla base di ogni progettazione. Quando si devono fare i conti con ambienti piccoli è ancora più importante. Nelle case piccole o nei monolocali l’inserimento di un caminetto è diventato consuetudine. Esistono soluzioni che rispondono ad ogni tipo di esigenza, anche quelle tipiche degli spazi stretti. Parliamo dei caminetti elettrici a parete o quelli a bioetanolo da tavolo, particolarmente indicati per case dal look moderno o contemporaneo.
Vantaggi e svantaggi dei camini elettrici e bioetanolo
I vantaggi sono molteplici; i camini elettrici e quelli a bioetanolo sono economici, non necessitano di ventilazione, non sporcano e non fanno odore. Lo svantaggio principale è che riscaldano solo l’ambiente in cui si trovano.
Caminetto virtuale per chi non ha spazio!
Nel caso abbiate uno spazio talmente piccolo da non permettere nessuna di queste soluzioni, ma non volete rinunciare alla romantica atmosfera del fuoco acceso, c’è un’alternativa che è possibile attuare sempre: il caminetto virtuale. Grazie alla tecnologia digitale, utilizzando il televisore o il monitor di un computer è possibile ricreare l’atmosfera calda ed accogliente di un caminetto scoppiettante.
Basta una Smart TV per “accendere” uno dei tanti camini simulati. Netflix offre “Fireplace For Your Home” con video in 4K assolutamente realistici. Delle versioni gratuite sono presenti su YouTube come PBS Newshour’s, ma su questo canale si può incappare in altre meno impattanti.
Se per le case piccole la scelta è oggettivamente limitata dallo spazio, in quelle grandi non c’è limite alla fantasia!
Una casa ampia necessita un camino con potenza elevata
Le case di ampie dimensioni hanno bisogno di camini con potenza termica ad alto rendimento, capaci di riscaldare il più ampio spazio possibile. La tecnologia viene in aiuto e oggi, grazie ai moderni sistemi di alimentazione, è possibile scegliere versioni a combustione mista, programmabili a distanza per ottenere la massima resa anche in termini ecologici con la riduzione delle emissioni nocive nell’aria.
Il design degli ultimi anni per i grandi ambienti ha senza dubbio privilegiato l’Open Space come soluzione abitativa. Rispetto al passato ci sono state delle rivisitazioni sul concetto di spazio aperto, soprattutto per superare la totale mancanza di privacy che questo comporta. Si continuano a preferire ambienti aperti che aiutino la convivialità rispetto a quelli delimitati da muri, ma si sta facendo sempre più strada la necessità di trovare soluzioni per dividere le stanze senza rinunciare al concetto di libertà e luce che l’Open Space interpreta.
Ecco perché il camino per dividere gli ambienti e delimitare le stanze è la scelta consigliata da molti progettisti. Una soluzione davvero smart che unisce estetica a funzionalità.
Caminetto al centro della stanza: l’idea di design
Un bellissimo esempio è il camino al centro di una stanza, con apertura bifacciale per risultare fruibile su entrambi i lati. Una soluzione che consente di inserire un elemento d’arredo, di grande impatto visivo, che allo stesso tempo divide, ma non separa e rende caldi ambienti che altrimenti sarebbe difficile riscaldare uniformemente.
Questo tipo di camino rappresenta senza dubbio un elemento elegante e flessibile con infinite possibilità di interpretazione.
Camino sospeso, attaccato al soffitto
Estremamente affascinante è anche il camino sospeso che non poggia per terra, ma risulta attaccato al soffitto. Grazie alla sua caratteristica “freestanding”, regala una vista spettacolare delle fiamme a mezz’aria.
La maggior parte di questo tipo di camini sono costruiti in acciaio o in ghisa. In commercio però è possibile trovare anche modelli prefabbricati, in metallo leggero, che risultano robusti e facili da installare. La caratteristica di questi ultimi è che possono essere “smontati” in estate per sfruttare in altro modo lo spazio che occupano durante l’inverno. Si tratta di versioni elettriche o in bioetanolo che non necessitano di una canna fumaria, perfetti per chi non ne dispone una o non può costruirla.
L’utilizzo di gas, pellet o legna quale combustibile invece, richiede sempre il collegamento ad una canna fumaria.
Caminetto centrale da terra
Un’altra versione di grande tendenza è quella dei caminetti centrali non sospesi. Di solito collocati al centro della stanza, hanno una struttura a terra e un corpo aspirante attaccato al soffitto. E’ evidente che per esprimere tutto il loro potenziale hanno bisogno di uno spazio molto ampio, ma rappresentano sicuramente un’efficace interpretazione in chiave moderna del “punto focale” della casa.
Tra gli effetti più ricercati quando si vuole arredare una casa con il camino, c’è quello che offre la versione bi e trifacciale.
Perfetti sia a parete che centrali, offrono una vista del fuoco davvero suggestiva e assicurano un tocco di design all’ambiente che li accoglie.
Dopo aver visto varie tipologie di camini in base al combustibile che deve alimentarli, una delle distinzioni più importanti per una scelta consapevole è il tipo di focolare.
Caminetto aperto o chiuso?
Ne esistono due tipi: camini aperti e camini chiusi.
I primi sono caratterizzati dal focolare ampio e aperto, senza alcun sistema di chiusura ermetica della fiamma, ma che permette di godersi in totale sicurezza il calore del suo fuoco.
Caminetti a fuoco chiuso o aperto: differenze e prestazioni
I camini a fuoco chiuso sono costituiti da uno sportello in vetro ceramico che preserva l’ambiente circostante dall’emissione di fumi e la fuoriuscita di cenere, senza rinunciare alla visione della fiamma.
Dal punto di vista dello stile non ci sono differenze sostanziali. Entrambi i tipi di camini possono essere rivestiti con materiali tradizionali o realizzati con un concept moderno. In generale però i camini a fuoco aperto regalano un’impronta tradizionale dove sono inseriti, quelli a fuoco chiuso sono ideali per riscaldare ambienti moderni e dal gusto contemporaneo.
Le differenze tra le due tipologie vanno ricercate in altri campi.
Sebbene i camini aperti restano nella top ten dei più venduti, in termini di efficienza non risultano essere i migliori. Il camino aperto consente una distribuzione più immediata del calore è vero, ma anche una sua maggiore dispersione perché la maggior parte fuoriesce dalla canna fumaria. Nel camino a fuoco chiuso invece il calore è meglio distribuito perché restando nella camera di combustione chiusa dal vetro termico, mantiene inalterata la sua temperatura per un periodo superiore.
Resa del caminetto chiuso e aperto
I dati relativi al rendimento di un camino aperto sono espliciti, non superando il 15% per via della dispersione del calore attraverso la canna fumaria. Un camino chiuso al contrario ha una resa tra il 60 e l’80%. Ciò implica anche che le emissioni di un camino aperto siano maggiori e in questo senso il sistema di riscaldamento più ecologico è senza dubbio quello del camino chiuso.
Qual’è il più economico?
Un’altra differenza da non sottovalutare tra le due tipologie di camini è legata al fatto che una combustione più pulita comporta interventi di manutenzione ridotti e questo comporta un importante risparmio economico nel tempo.
La progettazione di un camino segue regole ben precise e non può essere lasciata al caso o solo al gusto estetico. Se non ci si rivolge ad un professionista per rispettare tutti i parametri e quindi assicurarsi il perfetto funzionamento del camino, il modo più sicuro per realizzarlo è quello di usare una struttura prefabbricata in materiale refrattario da rivestire secondo il design della propria casa. Il materiale refrattario è tra tutti il migliore sia per la sua resistenza a temperature superiori a 1200°C, sia per l’ottima capacità isolante. E’ particolarmente indicato per contrastare la formazione di condense e risulta inattaccabile dagli acidi.
Dimensioni del caminetto
Ma vediamo insieme quali sono le dimensioni che il caminetto deve avere per garantire un funzionamento efficace:
Per ambienti piccoli da riscaldare le dimensioni si aggirano tra i 15/20 ai 40/60 mq – mc fino ad arrivare ai caminetti molto grandi che vanno dai 50/70 ai 180-250 mq-mc.
Nel parlare dei camini non possiamo tralasciare un paragrafo per i “termo camini”.
Questo tipo di camini possiedono uno scambiatore ad acqua che ha la funzione di riscaldare tutti gli ambienti della casa, fornendo allo stesso tempo acqua calda per radiatori (o impianto a pavimento) e per l’acqua di bagno e cucina. Funziona a legna, il combustibile per ecologico ed economico in assoluto. Questo garantisce un elevato risparmio a fronte di un notevole rendimento del circuito termico. Maggiore è la quota di energia che il termocamino trasferisce all’acqua, più alto sarà il rendimento complessivo dell’impianto, che può raggiungere anche l’80%
Detrazione del 50% per installazione di caminetti e stufe
In considerazione del fatto che, a determinate condizioni, l’installazione di caminetti e stufe può prevedere la detrazione del 50% del costo ai fini fiscali, diventa fondamentale affidarsi a professionisti in grado di consigliare il camino più giusto per le proprie esigenze, oltre che le procedure da seguire per ottenere i benefici fiscali e ottimizzare gli investimenti necessari.
Abbiamo visto come il design del camino non solamente parla dello stile di vita e dei gusti del proprietario di casa, ma è in grado di modificare il modo tradizionale di vivere gli ambienti, unendo estetica e funzionalità in un unico elemento distintivo.
Dunque dopo aver valutato i camini per le loro caratteristiche funzionali, è arrivato il momento di parlare della scelta estetica di questo importante elemento d’arredo. Come realizzarlo e come rifinire la sua struttura?
Rivestimento del caminetto
Se il laterizio è il sistema più semplice, economico ed immediato per rivestire un camino, il cartongesso rappresenta sicuramente il sistema più utilizzato.
Rivestimento in cartongesso
Le sue caratteristiche sono ideali: ignifugo, leggero da trasportare, facile da realizzare e veloce da smontare in caso di ripensamenti. Può essere lavorato e “plasmato” per ottenere qualsiasi forma, non necessita di rasatura e a lavoro ultimato si presenta pulito e perfetto nei dettagli. Dal punto di vista economico potrebbe non essere il più economico, ma con l’aiuto e l’assistenza di un esperto, i vantaggi supereranno di gran lungo l’esigenza di dover investire un po’ di più.
Rivestimento in metallo
Un altro materiale che sta ottenendo grandi consensi è il metallo. I camini realizzati con questo materiale sono pensati prevalentemente per ambienti contemporanei dal gusto industrial.
Accessori e complementi d’arredo del caminetto
Uno degli elementi che contribuisce a rendere il camino un bellissimo elemento di design sono i suoi accessori. Pensiamo ad esempio allo stoccaggio della legna da ardere. Se prima rappresentava solo il luogo dove si deponeva alla rinfusa il materiale da ardere, oggi è diventato un insostituibile complemento d’arredo.
Non solo indoor
Riscaldarsi all’aperto e usufruire degli spazi attorno alla casa è senza dubbio il desiderio di tanti.
Dal tradizionale barbecue, perfetto per le cene con gli amici, al più moderno bracere per raccogliersi attorno al fuoco.
Camino per esterno
I camini all’esterno sono un perfetto elemento d’arredo, capaci di ricreare l’atmosfera raccolta e conviviale anche immersi in grandi spazi aperti.
Tradizionali o moderni, a fuoco aperto o chiuso, possono essere inseriti in qualsiasi contesto “outdoor” per trasformarlo immediatamente in una location da sogno.
I più classici sono in pietra o in muratura, perfetti per i giardini rustici o tradizionali.
I camini più moderni invece possono avere forme inusuali e materiali innovativi, esaltando e personalizzando le aree relax esterne più minimal, con una manutenzione ridotta ed ottime prestazioni in termini di sicurezza.
Le soluzioni outdoor per la veranda sono più simili a quelle adottate negli interni. Una volta trattato per resistere agli agenti atmosferici e all’umidità, il camino sospeso in un contesto esterno diventa un fantastico elemento di design attorno al quale riscaldarsi nelle stagioni più fresche.
Per concludere: come scegliere il caminetto giusto?
E’ necessario considerare diversi aspetti e rispondere ad alcune domande:
– qual è l’utilizzo che se ne vuole fare?
– quanto spazio c’è a disposizione?
– qual è il tipo di combustibile da utilizzare?
– quale potenza prevedere?
– qual è il budget a disposizione?
Analizzare ciascuno di questi aspetti vi permetterà di escludere i camini che non rispondono alle vostre esigenze ed individuare il più adatto a voi.
Marina Dionisi
Home stager
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