Botticelli inferno opera d’arte, storia e dove si trova

Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi, conosciuto semplicemente col suo nome d’arte di Sandro Botticelli, è stato un pittore italiano tra i più famosi del Rinascimento. Oggi il nome di Botticelli è noto ai più, ma non tutti conoscono il suo “Inferno”.

L’Inferno di Botticelli non è un quadro, ma una serie di 100 disegni su pergamena che furono commissionati a Sandro Botticelli, tra il 1480 e il 1495, da Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici, detto il Popolano, cugino di secondo grado del più noto Lorenzo il Magnifico. Sempre per lui Botticelli realizzò anche due tra le sue opere più famose: Pallade che doma il centauro e la Primavera, oggi conservate al Museo degli Uffizi di Firenze.

I Disegni dell’Inferno sono “illustrazioni per la Divina Commedia” e quelli attualmente noti e attribuiti senza troppi dubbi a Botticelli sono esattamente 92, dei quali solo uno è stato completato al 100%, quello che introduce i Canti dell’Inferno, con la ben nota “voragine infernale”.

Botticelli inferno

Storia dell’Inferno di Botticelli

La serie dantesca di Botticelli è stata smembrata in due gruppi: 85 pergamene con disegni eseguiti da Botticelli e che si rifanno alla narrazione dei canti danteschi dell’Inferno, sono nel nuovo Kupferstichkabinett, che ha riunito le raccolte dei due Musei statali di Berlino; 7 pergamene (con 8 tavole) sono state acquistate da Alessandro VIII nel 1669 e provenivano dalla collezione della Regina Cristina di Svezia. Oggi sono alla Biblioteca Apostolica Vaticana.

In un manoscritto anonimo, conservato a Firenze e datato 1540, si ricorda che Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici aveva commissionato un ricco manoscritto della Divina Commedia, incaricando il copista Niccolò Mangona di occuparsi della trascrizione del testo e Sandro Botticelli di realizzarne le illustrazioni, una per ogni Canto, oltre alla prima con la celebre e iconica immagine dello spaccato dell’Inferno.

Per completare il corpus dei 100 disegni per i Canti della Commedia dantesca, mancano ad oggi 8 tavole dell’Inferno, considerate perdute (ovvero la II-III-IV-V-VI-VII, XI, XIV) e le tavole per due canti del Paradiso (XXXI e XXXIII), che invece forse non furono mai realizzate.

Tra le 92 tavole giunte fino a noi ci sono “La voragine infernale” e l’immagine relativa al “Canto I”. Altro disegno iconico è quello con “Il grande Satana” al quale è stato dedicato un foglio doppio di pergamena.

I fogli di pergamena di pecora, sui quali Botticelli ha realizzato i disegni, misurano circa 32,5 cm di altezza e 47,5 cm di larghezza, mentre il Grande Satana ne misura 46,8×63,5 cm. Con l’unica eccezione de La voragine infernale, le illustrazioni sono state sempre realizzate sul lato interno, ovvero quello liscio della pergamena. L’illustrazione per il XVIII Canto dell’Inferno è degna di nota in quanto è stata colorata a tempera.

Botticelli per realizzare questa serie, non molto nota al grande pubblico, ma decisamente emblematica, si è servito di diversi strumenti. Per prima cosa un stilo d’argento con piombo per tracciare i disegni, che sono stati poi ripassati a penna, con inchiostro ocra, oro, o nero. Pochi disegni sono stati parzialmente colorati e come detto l’unico completo è stato “La voragine infernale” che poi è quello che apre l’intera serie. Vi si riconosce il noto imbuto, con qualche elemento architettonico e piccole figure, che sono una summa sintetica delle successive scene dell’Inferno dantesco.

L’intera opera rappresenta una sorta di continuum narrativo, una sequenza del viaggio letterario, che è come noto anche un percorso didattico, morale e filosofico.

Forse Botticelli non era (per il suo stile) l’artista più adatto ad illustrare la Divina Commedia, ma il suo lavoro, anche se incompleto e arrivato a noi solo in parte, è comunque riuscito a dare forma a molte delle più riuscite suggestioni dantesche.

Dove si trova l’Inferno di Botticelli

Sul finire del Quattrocento, Sandro Botticelli realizzò diversi disegni per illustrare la Divina Commedia di Dante. Sono tra le opere meno note del grande artista fiorentino, ma ci restituiscono tutta la sua potenza visionaria, nel cimentarsi con soggetti lontani da quella che era la sua sensibilità artistica e stilistica.

L’attuale ubicazione di questi particolari lavori è la Biblioteca Apostolica Vaticana e soprattutto il Kupferstichkabinett di Berlino, museo tedesco che raccoglie importanti collezioni di stampe, disegni ed incisioni e oggi conserva il grosso di questa serie.

BOTTICELLI – INFERNO: Il Film

Botticelli inferno

Botticelli Inferno non è solo una serie di disegni, ma anche il suggestivo titolo di un film. La pellicola del 2016 è stata realizzata con la regia di Ralph Loop ed è un documentario della durata di 96 minuti, distribuito da Nexo Digital.

A distanza di secoli da quando ha visto la luce, l’opera di Botticelli continua a coinvolgere ed emozionare. I suoi quadri più celebri portano nei musei migliaia di visitatori ogni anno. Tuttavia uno dei suoi disegni più misteriosi e forse uno dei più importanti, è rimasto a lungo chiuso nei depositi climatizzati del Vaticano. Si tratta del disegno che Botticelli dedicò all’Inferno di Dante e che è diventato protagonista di questo film, un documentario originale, appassionato e decisamente molto coinvolgente per il pubblico degli appassionati d’arte, ma non solo.

Per secoli, la mappa (se così vogliamo definirla) dell’Inferno è rimasta chiusa nei depositi Vaticani, ma cosa spinse il Maestro del Rinascimento fiorentino, che tutti conoscono per capolavori come la “Nascita di Venere” e la “Primavera”, oggi agli Uffizi, a disegnare l’inferno, così come raccontato da Dante? Qual è il vero segreto di questa straordinaria e originale opera d’arte? Per alcuni è la chiave per scoprire il lato oscuro o comunque quello meno noto di Botticelli?

Il documentario americano porta gli spettatori in un altro mondo. Fa fare loro un viaggio tra i nove livelli dell’inferno dantesco. Si parte proprio da quella “Mappa dell’Inferno” che è una sorta di guida attraverso il regno dei demoni e dei dannati.

Il film ci racconta il lato più inquieto e mistico di Botticelli, attraverso un viaggio visivamente sontuoso, in luoghi spesso inesplorati, che aiutano ad approfondire non solo la figura artistica, ma anche ad avvicinarsi in qualche modo all’uomo Botticelli e al suo lavoro, da nuovi punti di vista.

Le riprese del film sono state realizzate in Vaticano, a Firenze, ma anche a Londra, Berlino e in Scozia e per l’occasione la “Mappa dell’Inferno” è stata digitalizzata con uno scanner ad altissima definizione che ha consentito di portare alla luce dettagli fino a quel momento poco noti e studiati, in quanto sostanzialmente invisibili ad occhio nudo.

Inferno dantesco immagini

Ecco alcune delle più note ed interessanti immagini, concentrandosi su pregevoli opere d’arte, che illustrano la Commedia dantesca e in particolare l’Inferno, da sempre fonte di grande espirazione ed infiniti spunti per i creativi in varie epoche.

Domenico di Michelino, Dante e il suo poema, 1465. Affresco nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore, Firenze

Gustave Dorè, L’Inferno, Canto 13, acquaforte

William-Adolphe Bouguereau, Dante e Virgilio all’Inferno, 1850. Olio su tela. Musée d’Orsay, Parigi

PDF Divina Commedia

La Divina Commedia è una delle opere letterarie più importanti del mondo e di gran lunga la più conosciuta e studiata in Italia, si tratta di un’opera di dominio pubblico, che come tale non è difficile poter recuperare online, anche gratuitamente, in PDF o in altri formati.

Ecco alcuni link di diverse versioni della Divina Commedia in PDF.

Disegni per bambini dell’Inferno di Dante

La Divina Commedia non è una lettura adatta ai bambini, ma non è mai troppo presto per avvicinarsi a questo incredibile classico, non a caso ne esistono anche versioni per i più piccoli, riscritte con un linguaggio a loco comprensibili e ricche di bei disegni da colorare, ecco alcuni esempi di queste tavole, con le quali si possono coinvolgere bimbi di diverse età.

Lorenzo Renzulli

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