Ultima modifica 08/04/2024
Oggi l’arte gotica è tra le più apprezzate, ma non è sempre stato così, il termine gotico infatti veniva inizialmente usato come sinonimo di nordico, germanico, ma anche di barbarico, capriccioso e contrapposto al linguaggio della classicità greco-romana.
Come spesso capita nella storia dell’arte, anche in questo caso il nome dato ad uno stile, deriva da una critica mossa allo stesso.
Ci sono tanti motivi per i quali oggi si guarda con interesse e ammirazione all’arte gotica, da un punto di vista formale, ma anche sociale e storico. Ad esempio è interessante come per l’arte gotica, a differenza di altre correnti, periodi e stili, si possa trovare una sorta di “capostipite” capace di dare l’input per quella che è stata poi la propagazione del fenomeno.
Si tratta della realizzazione del coro dell’Abbazia di Saint-Denis a Parigi, iniziata nel 1137 e conclusa nel 1144. L’opera voluta dell’Abate Suger aveva tutti i caratteri della nascente arte gotica, che da li a poco si diffusero in tutta la Francia e a seguire nel resto dell’Europa, anche se spesso, come avvenuto in Italia, con diverse intensità. Il otico italiano, si pensi ad esempio al Duomo di Milano, è meno estremo di quello francese o tedesco, ad ogni modo in ogni paese questo stile si è poi sviluppato a suo modo, anche se senza mai tradire i suoi punti più significativi e caratteristici.
Indice
Arte gotica: Architettura
Quando si parla di arte gotica, la prima cosa a venire in mente è probabilmente l’architettura delle grandi cattedrali. In effetti il gotico, proprio nell’architettura esprime al massimo le sue caratteristiche peculiari, che hanno allontanato in maniera decisa questo stile dall’arte romanica.
L’arco a sesto acuto e la volta a crociera sono ottimi esempi di novità, questo nuovo stile tentò di immetterle in molti casi su un substrato romanico, in un nuovo sistema ideologico, che si proponeva obiettivi estetici e filosofici diversi.
La maggiore differenza tra arte romanica e arte gotica fu, a livello architettonico, il progressivo alleggerimento delle masse murarie, che permise di raggiungere altezze sempre maggiori.
Snellendosi la struttura, si poté sviluppare la stessa verso l’alto, in uno slancio teso a raggiungere Dio o comunque ad avvicinarsi allo stesso.
Questa evoluzione, non solo stilistica, ma anche tecnica fu possibile grazie ad un sapiente uso di pilastri, archi rampanti e contrafforti sui quali veniva distribuito il peso delle costruzioni e venivano bilanciate le spinte.
Le pareti non solo divennero più alte, ma essendo più leggere poterono ospitare ampie vetrate, spesso riccamente decorate, che consentivano alla luce di entrare e al contempo di raccontare importanti episodi biblici.
La cattedrale di Beauvais, la più alta tra quelle costruite nel gotico, tocca i 48,5 metri d’altezza, che per le tecniche e i materiali dell’epoca sono davvero tanti.
Altre caratteristiche architettoniche importanti dell’arte gotica furono l’uso sistematico dell’arco a sesto acuto invece di quello a tutto sesto, l’introduzione della volta ogivale o a costoloni, il ricorso agli archi rampanti innestati su contrafforti esterni, in particolare per dare adeguato sostegno alle volte della navata centrale. In questo stile architettonico il predominio delle linee verticali è assoluto.
Arte gotica: scultura e pittura
Come detto è del tutto normale, quando si parla di arte gotica, pensare in primis alle architetture, spesso religiose, ma naturalmente il gotico ha prodotto anche scultura e pittura.
Nella scultura ci fu un recuperò della plasticità e del senso del volume delle figure umane, rispetto alla precedente scultura romanica: apparvero le prime statue a tutto tondo, anche se quasi esclusivamente volte alla decorazione delle costruzioni architettoniche.
Il tema predominante era quello religioso, ma ci si indirizzò via via verso un maggiore realismo, con un timido tentativo di guardare a modelli classici.
Per quanto riguarda la pittura gotica, possiamo dire che arrivò leggermente dopo architettura e scultura, ma fu molto importante per il rinnovamento di quest’arte, si pensi ad esempio all’opera di Giotto, nella seconda metà del secolo XIII.
Con Giotto e a seguire ci fu un rapido sviluppo della pittura gotica che si caratterizzò per diversi elementi molto riconoscibili, come la stilizzazione delle figure, l’abbondanza di elementi decorativi e la dimensione dei personaggi rapportata spesso alla loro importanza. Anche in questo caso, senza troppe sorprese, i soggetti principali furono quelli sacri, ma si aprì anche la strada a paesaggio e nature morte.
La Cattedrale gotica di Notre Dame a Parigi
La Cattedrale di Notre Dame è considerata uno dei più antichi e monumentali esempi dell’architettura gotica, in effetti questa famosa chiesa parigina è fortemente caratterizzata dal suo verticalismo strutturale.
Il progetto originale della Cattedrale di Notre-Dame prevedeva una struttura a cinque navate separate da una fila di colonne, un coro e un’area absidale. La presenza di volte ad ogiva e di vetrate policrome richiamano in questa chiesa le tipiche caratteristiche dello stile gotico.
Tra il 1220 e il 1230 vennero realizzate alcune modifiche alla parte superiore delle navate, con lo scopo di aumentare l’illuminazione all’interno della stessa.
Come spesso capitava i cantieri delle grandi cattedrali gotiche duravano a lungo e spesso portavano nel tempo ad evoluzioni e modifiche delle stesse. Si trattava di luoghi molto fertili, creativi, dove grandi artisti si affermavano e nuove leve si facevano le ossa.
Arte gotica in Italia
La Cattedrale gotica di Notre Dame a Parigi è uno dei massimi esempi di questo stile e ottimi esempi di Gotico si hanno anche in Inghilterra e Germania, ma com’è la situazione in Italia?
Il gotico in Italia si può trovare e apprezzare in varie città, ma tra i suoi esempi più noti e riusciti ci sono senza dubbio il Duomo di Milano, il Duomo di Siena e il Duomo di Orvieto.
L’arte gotica trovò in realtà in Italia una diffusa resistenza e i suoi caratteri vennero spesso molto attenuati. Lo sviluppo verticale e lo snellimento delle masse murarie trovarono poca approvazione in Italia, ad esempio Il Duomo di Firenze e la chiesa di San Francesco a Bologna pur essendo ottimi esempi di arte gotica non sono poi così snelle. Non mancano però elementi come gli archi a sesto acuto e le volte a crociera.
Per quanto riguarda scultura e pittura gotica, i due maggiori esponenti italiani dell’arte gotica si possono rispettivamente trovare in Nicola Pisano e Giotto.
Nicola Pisano è stato uno scultore e architetto tra i principali maestri della scultura gotica, non solo da noi, ma a livello europeo. Ebbe un ruolo di innovatore assolutamente di spicco per la scultura, similmente a Giotto per la pittura, la sua rappresentazione della figura e dello spazio erano miranti ad un certo naturalismo e realismo, trasformò così in modo significativo caratteri distintivi della scultura italiana della seconda metà del Duecento.
Il gotico internazionale
Il gotico internazionale (o tarda arte gotica, tra il 1300 e la prima metà del 1400) fu un fenomeno artistico europeo: si sviluppò in particolare tra la Francia e l’Italia, ma anche altre aree ne furono interessate. In Spagna, per esempio, conobbe un notevole sviluppo artistico nella città di Valencia.
Il gotico internazionale in ogni città ha preso caratteristiche uniche e relative definizioni. A Venezia, ad esempio si parla di gotico fiorito, visto che le decorazioni di archi e rosoni riprendono elementi che ricordano quelli floreali. In alcune parti della Francia si parla invece, ad esempio, di gotico fiammeggiante.
Lorenzo Renzulli
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