In questo articolo vedremo quali sono i fattori che contano per arredare una casa piccolissima; ambiente per ambiente. Dalla zona living a quella notte con un focus per il bagno. Esamineremo anche come l’illuminazione e i colori giocano un ruolo importante per creare un’atmosfera ariosa ed accogliente.
Spesso mi trovo di fronte a persone che devono riorganizzare o ristrutturare delle case molto piccole. In realtà è già una fortuna che si siano resi conto di aver bisogno di un architetto, perchè, proprio in quanto piccola, molte volte ne tralasciano la corretta valorizzazione, nella speranza che sia solo una fase passeggera.
E invece in molti casi quella diventa la casa principale per molto tempo, ma poi, per tanto o poco tempo che dobbiamo trascorrere in alcuni spazi, non è forse importante viverli al meglio per sentirci bene?
E non è forse meglio farci aiutare da un esperto che possa rendere un gioiellino bello e confortevole quello spazio?
Per noi progettisti è una vera e propria sfida, stimolante più che la progettazione di case grandi, perchè sono case in cui ci si può anche sbizzarrire, creando degli ambienti molto particolari, magari a tema, come ad esempio un monolocale pop.

Cosa intendiamo per casa piccolissima
Per case piccole intendiamo metrature che vanno dai 25 ai 50 mq, dai semplici monolocali, in cui una sola stanza assolve a più funzioni e poi c’è il bagno a parte, ai bilocali dove almeno zona living/cucina e camera da letto sono due ambienti diversi.
Per ognuna di queste situazioni ci può essere una soluzione diversa.
Discorso a parte è quello per le minicase, termine con il quale si indicano quelle case micro che possono anche essere spostate e che stanno avendo una certa diffusione soprattutto nei Paesi anglosassoni.
Consigli fondamentali per organizzare lo spazio
Per ottimizzare spazio in case piccolissime bisogna partire innanzitutto dalle esigenze che ci possono essere in una casa del genere: suddividere per quanto possibile le funzioni, farle convivere se non si può fare diversamente, ridurre gli spazi di passaggio o cuscinetto, risparmiare centimetri preziosi riuscendo a contenere tutto quello che serve in poco spazio, guadagnare posto per riporre e conservare.
Altre necessità possono essere quella di avere un piano di lavoro adeguato per cucinare o uno spazio per lo smart working e ancora quella di ospitare anche in uno spazio così ridotto.

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Si ricorrerà quindi a soluzioni che consentano di raggiungere questi obiettivi.
Eliminare le pareti in una casa piccolissima
Un primo sistema, da impiegare soprattutto nei monolocali, è quello di eliminare le pareti divisorie e sostituirle con elementi filtro, che possono essere delle librerie, come Round Up 240 di Porada, una libreria a giorno bifacciale in legno, dalle linee sinuose ed eleganti.

In alternativa si possono realizzare delle pareti mobili, come quelle proposte da Nodoo, in legno certificato FSC e vetro, concepite per essere montate freestanding o tra parete e soffitto.

Sfruttare le altezze
Altro modo per ottimizzare lo spazio in una casa piccolissima è quella di sfruttare le altezze, se ci sono. Ricordando, infatti, che la normativa prevede un’altezza minima per le abitazioni di 2,70m, con una deroga solo per i corridoi e i ripostigli che possono arrivare a 2,40m, se abbiamo altezza ulteriore, possiamo creare alcuni spazi proprio in verticale.
Quali? una camera da letto per esempio, realizzando un apposito soppalco, con una semplice struttura in ferro o legno.

Una soluzione analoga è quella dei letti soppalco, come STORA di IKEA, che sotto può ospitare altre funzioni come lo smart working o l’area tv; oppure Rising di Cinius, che può essere montato a due diverse altezze, potendo così ospitare più funzioni sia sotto che sopra.

Gli spazi per riporre
Lo spazio in altezza può essere sfruttato anche per creare dei ripostigli, con strutture in ferro e chiusure in muratura o cartongesso, con sportelli a battente o filomuro o scorrevoli se c’è lo spazio per alloggiare il pannello.
Per riporre è bene sfruttare anche lo spazio sotto le scale del soppalco, per creare ad esempio una cabina armadio o una scarpiera.
Dovunque resti un vuoto poi è sempre consigliabile posizionare contenitori che fungeranno da cappottiera, scarpiera, armadio, dispensa e quant’altro risulti necessario.
Progettare per angoli
Un buon espediente è progettare “per angoli”, cioè ad ogni sotto-spazio la sua funzione. Avremo così l’angolo relax, magari sotto il letto soppalco, l’angolo letto sul soppalco, l’angolo cucina su una parete, l’angolo pranzo al centro dell’open space e l’angolo studio su un’altra parete.
Colori che valorizzano una casa piccolissima
Per fare in modo che un ambiente sembri più ampio di quello che è effettivamente è bene servirsi di colori neutri o comunque molto chiari.
Se si vuole donare più calore allo spazio è consigliabile fare uso del legno, che è conosciuto per essere proprio un materiale che grazie alla sua texture, alla sensazione al tatto e al suo profumo, dona calore e comfort agli ambienti. Non esagererei nel suo impiego in ogni caso, perchè rischieremmo di ottenere l’effetto opposto, cioè di un ambiente angusto e claustrofobico.
Lo stesso si può dire dei colori caldi alle pareti. Meglio dosarli col contagocce o destinarli agli accessori.
Punti luce e illuminazione consigliata per una casa piccolissima
Spesso le case molto piccole hanno anche delle finestre piccole, nell’ottica di uno sfruttamento massimo delle pareti. Se si ha la fortuna di poter intervenire sulle strutture e se si è all’ultimo piano, si potrebbe pensare di realizzare dei lucernari che, grazie alla luce zenitale, ci porterebbero ancora più luce nel nostro piccolo ambiente.

I casi più diffusi però sono quelli in cui dobbiamo accontentarci di quello che abbiamo e allora dobbiamo intervenire con delle correzioni che ci aiutino a portare più luce all’interno.
La luce artificiale
La luce, si sa, è un elemento che ha il potere di far apparire più grande ogni cosa su cui si poggia.
L’unico modo che abbiamo a questo punto è sfruttare la luce artificiale e progettarla bene.
Anche in questo caso ci sono degli esperti del settore, i Light Designer, che possono darci le dritte giuste.

In linea di massima va sempre considerata una luce principale che illumini ampiamente tutto l’ambiente e poi aggiungere delle luci nei punti strategici in cui ce n’è più bisogno o per semplicemente creare differenti atmosfere ed avere luci forti e luci soffuse, secondo le necessità.
Luci dagli effetti speciali
In un mono-bilocale si può giocare molto con le luci anche per creare degli effetti speciali, che evidenzino un angolo o rendano speciale una parete per esempio.

Un effetto speciale luminoso può anche tornare utile per perimetrare un’area con una funzione specifica.
Errori da evitare assolutamente
Nella progettazione di una casa piccola ci sono alcune cose da non fare nel modo più assoluto perchè potrebbero farla sembrare ancora più piccola o potrebbero renderla molto scomoda:
- riempirla di mobili
- riempirla di accessori
- tinteggiare le pareti con un colore scuro
- usare una carta da parati molto ricca
- utilizzare un pavimento di forte impatto ottico
- inserire boiserie ovunque, con effetto cubo
- scegliere degli elettrodomestici extralarge
Come scegliere i mobili ideali?
I mobili più adatti a case molto piccole sono quelli multitasking, pronti cioè ad accogliere le più svariate funzioni, mobili contenitore che si possono trasformare ed essere utilizzati in vari modi.
Degli esempi?
Il letto armadio Alterna SM 2011 di Zalf, un armadio con rete a ribalta che in poco tempo ci consente di avere una camera da letto in una sala o anche di ospitare in una casa piccola, trasformando lo spazio a giorno in una zona notte.

Trix di Kartell è un pouf/poltroncina che si trasforma in letto singolo e ci aiuta a guadagnare spazio. E’ utilizzabile, dunque come sedia supplementare, come chaise-longue per il relax o come letto, trasformandola semplicemente grazie a dei comodi elastici.
Un altro esempio di mobile multitasking è Oh!, il tavolino che si trasforma in contenitore o cestino per le carte di Yvè.

Cosa dire poi di Bibliochaise e Bibliopouf di Nobody&co.? Una poltrona e un pouf che contengono anche spazi per riporre o libreria.

I mobili salvaspazio
A questi che abbiamo elencato si aggiungono poi i mobili salvaspazio, come quelli impilabili, da estrarre al momento. Gli esempi sono molteplici. Tra questi segnaliamo le sedie Atelier Askia, ispirate alla struttura di un cavalletto e realizzate in rovere laccato, con design essenziale e pulito.

Ancora un alto esempio sono gli sgabelli IKEA KYRRE, impilabili e versatili perchè trasformabili in tavolino, comodino e altro che la fantasia ci detta.

Ci sono poi i tavolini impilabili, come 44540 di Tisserant, in bronzo e vetro.

O, infine, possiamo avere anche i letti impilabili come Tagedieb di Nils Holger Moorman, in compensato laccato e disponibile in due colori.

Altri mobili salvaspazio sono quelli che possono contenere o che possono diventare delle comode scrivanie, come Nubo, di Ligne Roset, un comodo contenitore da parete che diventa scrittorio all’occorrenza. La comodità di questo arredo è che si fissa a parete e quindi non intralcia il passaggio, ma chiuso poi occupa davvero pochissimo spazio.

Idee per cucina piccolissima
In cucina molte case produttrici ci vengono in aiuto. Tra queste sicuramente IKEA propone varie soluzioni.
Una cucina piccolissima di IKEA è Enhet, di grande stile ma in piccolo spazio e adatta a spazi molto ridotti per avere tutto sempre a portata di mano.

Sunnersta è invece una cucina freestanding che ha spazi per alloggiare anche un minifrigo o quello che si vuole e che si può smontare e portare con sè quando si cambia casa senza difficoltà.

Per pranzare è meglio avere dei tavoli penisola estraibili dalla cucina stessa, come Amico di Stosa, un tavolino estraibile a metà tra piano di appoggio, snack e tavolo.

In alternativa si possono utilizzare le consolle che si aprono per diventare di diverse dimensioni, fino a raggiungere quelle di un tavolo, come Giove di Ve.Ca – Italy, tavolo consolle allungabile fino a 290 cm, in vendita su Amazon.

Idee per zona notte piccola
Per una zona notte molto piccola, oltre agli arredi che abbiamo già preso in considerazione per ottimizzare lo spazio possiamo ricorrere a comodini speciali, come Teca di Quodes, un comodino che contiene anche un portariviste e uno stand appendiabiti.

In alternativa possiamo sfruttare lo spazio della testata letto con una mensola portaoggetti come Mosslanda di IKEA, dove posizionare quadri o oggetti vari.

Altri letti utili sono quelli contenitore, che hanno un cassettone nella parte inferiore, come Gressvik di IKEA, che sollevandosi non ha il problema dell’ingombro laterale nel caso in cui la camera fosse molto stretta.

Un bagno davvero piccolo
Per i bagni bisogna innanzitutto organizzare bene lo spazio. Se si è in due meglio tenere separate alcune funzioni, in modo da poter guadagnare tempo grazie ad un utilizzo contemporaneo. La normativa vuole che non si possano aprire bagni direttamente su cucina e pranzo, per cui bisogna fare molta attenzione a questo e prevedere un antibagno, che potrebbe essere utilizzato proprio allo scopo, inserendovi un lavabo piccolissimo, come ad esempio Pack Wall white di Yvè.

Alcuni regolamenti fanno eccezione per i monolocali, che possono avere il bagno aperto su queste stanze.
Per bagni piccoli comunque è bene montare una doccia minima, meglio ancora se a filopavimento.

Per quanto riguarda i sanitari ce ne sono di molto piccoli e anche in questo caso ne esistono di multifunzione come il vaso bidet Geberit Aquaclean Sela, dal design puro e senza tempo.

Costi possibili per arredare una casa piccolissima
I costi da affrontare per una casa piccolissima non sono proporzionali alle dimensioni, ma alla voglia che si ha di dedicarci tempo, gusto e risorse. Si va dalle soluzioni più economiche ma comunque performanti di IKEA che in parte abbiamo visto, fino a spaziare alle varie soluzioni di design che possono rendere la nostra casa più particolare con una spesa più consistente.
Ultimi trucchi e consigli
Lo abbiamo detto varie volte, gli specchi ingrandiscono gli ambienti e allora nelle case molto piccole è consigliabile inserirne strategicamente nei posti più reconditi. La stanza ci sembrerà magicamente più profonda e meno angusta. Non eccediamo però, perchè potremmo sentirci osservati e potrebbe essere difficile rilassarci e concentrarci.

Altro trucchetto riguarda le tende. In ambienti piccoli con poca luce sarebbe meglio evitarle, per non permettere a nessun filtro di ostacolare l’ingresso della luce appunto. Se proprio non possiamo farne a meno perchè viviamo ai piani bassi, per proteggere la nostra privacy senza rendere troppo buia la stanza adottiamo tessuti leggeri e molto chiari, quasi trasparenti, che ci proteggano da sguardi indesiderati ma non dalla luce.

Se l’open space ci serve per dormire e per lavorare, dopo aver spento tutti i dispositivi, arieggiare bene la stanza prima di dormire e tenere vicino alla postazione qualche pianta che purifichi l’aria, come lo spatafillo

o anche come la Tillandsia cyanea, che è particolarmente indicata per l’abbattimento dell’inquinamento elettromagnetico.

Caterina Scamardella, Architetto e Home Stager

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