Ultima modifica 27/11/2019
Arredamento d’interni, arrivano da Shanghai, ma non parlano necessariamente cinese i nuovi trend, protagonisti al quinto Salone del Mobile asiatico.
Grande è stata proprio la presenza italiana, con numerose aziende che con i loro prodotti, conosciuti ed apprezzati per qualità e cura del dettaglio, hanno saputo convincere il mercato cinese, sempre più interessante per il nostro export.
Le aziende del Made in Italy hanno intercettato in particolare il mercato dei giovani cinesi, gli under 40 più istruiti, che viaggiano e vogliono arredi originali e di qualità per la propria casa.
La Cina si trova in un momento storico molto particolare, la sua economia è florida e può permettersi di investire in innovazione e di cercare qualità e bellezza. In Italia ne può trovare molta.
Il prodotto italiano viene riconosciuto dai cinesi, sempre più spesso, come portatore di una valore intrinseco. Il design italiano piace per la sua ricerca estetica, ma anche in quanto italiano.
La Cina è sempre più la nuova frontiera del design, guarda senza dubbio alle suggestioni e tradizioni orientali, ma si apre al mondo e ama in particolare proprio il gusto italiano.
Il gigante asiatico è sempre più globalizzato e digitalizzato e per i prodotti di fascia alta, anche di importazione, il mercato è in costante crescita.
Il Salone del Mobile di Shanghai 2020 ha continuato il trend già visto nella scorsa edizione, ovvero quello di selezionare il meglio del design internazionale, con una forte presenza italiana, per proporlo in estremo oriente e formare gusti e desideri dei cinesi più benestanti. L’operazione sembra assolutamente riuscita e si traduce in un’occasione di crescita e confronto reciproci, tra oriente e occidente.
La Cina ama l’Italia e i suoi prodotti di design, ma anche le aziende italiane hanno molto da imparare dal confronto con altre realtà a livello internazionale.
Anche l’approccio alla narrazione espositiva dell’estremo oriente è molto interessante, senza dubbio contemporaneo, per certi versi futuristico, ma anche molto concreto. La manifestazione ha saputo valorizzare le tante proposte portate dalle aziende espositrici e dettare nuove tendenze.
L’Italia già oggi è il primo fornitore di arredamento sul mercato cinese, ma questo è un primato tutt’altro che facile da mantenere, la concorrenza aumenta, quindi partecipare ad eventi come quello di Shanghai ha anche una valenza strategica, da un punto di vista commerciale.
Lorenzo Renzulli
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